Pubblichiamo la lettera inviata in redazione da parte di un utente per segnalare un disservizio riguardante il calcolo della Tari, la tassa sui rifiuti:

“Prima parte.
Ho cambiato residenza. All’ufficio dove faccio il cambio non mi dicono niente, io nel momento non ci penso, ma avrei detto che la Tari fosse aggiornata automaticamente. Fatto sta’ che a un certo punto, mi arriva la Tari da pagare con la multa per omessa dichiarazione. Ho cercato di spiegare la situazione sperando mi togliessero almeno la sanzione, ma non c’è stato nulla da fare. La legge non ammette l’ignoranza, qui ho sbagliato io (forse un po’ anche l’impiegata comunale) e pago.

Seconda parte.
A Maggio, memore del passato, faccio un cambio intestazione Tari per decesso. Mio suocero muore e la tassa la intestiamo alla moglie. Ad ottobre arriva la bolletta intestata agli eredi, e mia suocera non volendoci più pensare la paga tutta in unica rata. A Novembre arriva un’altra bolletta intestata a lei. Controllando mi accorgo che quella intestata agli eredi comprendeva tutto l’anno dividendo il periodo in cui vi abitavano due persone e il periodo con una sola. Quella con la nuova intestazione comprendeva il secondo periodo, con un solo occupante. In pratica, se non avessi controllato avrebbe pagato 2 volte. Telefono all’ufficio Tari, non rispondono, ti rimandano ad un numero fisso gratuito o a pagamento da cellulare. Ottimo non ho il fisso e per parlare di un problema su un servizio-tributo che pago, devo anche pagare. Mando una mail. Mi viene risposto che si, la Tari è stata pagata tutta, ed appena avremo pagato la seconda bolletta, potremo fare la richiesta di rimborso per la prima. Naturalmente presentando una marea di documenti, alla faccia della semplificazione”.