“Apprezziamo l’attenzione riservata dal Comune di Ravenna al comparto agrituristico, uno dei più penalizzati nell’ultimo anno dalla pandemia globale e dalle misure restrittive introdotte per contrastarla”.
Così Coldiretti Ravenna, che nei mesi scorsi aveva interpellato ufficialmente tutti i Comuni della provincia, compreso l’ente di piazza del Popolo, sollecitando un intervento finalizzato a calmierare le tariffe rifiuti, commenta la ‘Manovra Tari 2020’ con la quale l’amministrazione ravennate ha previsto riduzioni pari al 70% per la tariffa applicata alle strutture agrituristiche: “Le nostre imprese – commenta Stefano Gardi, Presidente provinciale degli agriturismi aderenti a Terranostra, l’associazione degli agriturismi Coldiretti – a causa dell’epidemia hanno subito in alcuni casi un vero e proprio azzeramento della domanda e delle presenze che ovviamente ha portato anche alla diminuzione della relativa produzione di rifiuti. Come Coldiretti, pur auspicando, alla luce delle pesantissime contrazioni di fatturato registrate nel 2020 dalle aziende, un annullamento totale della Tari – prosegue Gardi – accogliamo positivamente quanto deliberato dal Comune di Ravenna, ritenendolo un segnale di vicinanza e sostegno importante per tutti gli agriturismi del territorio”.
Coldiretti, inoltre, dato che “l’attuale e perdurante situazione di incertezza sulla ripresa delle attività e del turismo rischia di compromettere la tenuta economica e finanziaria delle imprese, ritiene altrettanto importante deliberare sin da subito proroghe dei termini di pagamento della TARI per il 2021.
Al tempo stesso, al fine di incentivare una rapida ripartenza del comparto agrituristico locale, Coldiretti si rivolge al sindaco Michele De Pascale sollecitando, in qualità di Presidente dell’Associazione delle Province Italiane e Presidente dell’Anci Emilia-Romagna, un suo intervento volto ad agevolare la piena riapertura delle strutture in zona gialla. “La possibilità di apertura serale a cena – spiega Coldiretti – vale l’80% del fatturato, sarebbe pertanto fondamentale consentire alle strutture che si trovano nelle zone gialle e che rispettano i rigidi requisiti previsti, l’apertura serale fino all’orario di inizio coprifuoco”.