E’ giusto tenere le sale scommesse e videolottery ad almeno 500 metri dal Mausoleo di Teodorico di Ravenna, come se si trattasse di qualsiasi altro luogo sensibile.
È quanto in buona sostanza deciso dal Tar di Bologna che ha dichiarato in parte improcedibile per sopravvenuta carenza d’interesse e in parte infondato il ricorso presentato nel 2018 da una società la quale nella città romagnola gestiva tre sale giochi.
Una a 65 metri da una scuola dell’infanzia, una a 175 metri da un circolo di tennis e una a 165 metri appunto dal Mausoleo, secondo i calcoli della mappatura dell’amministrazione locale.
Un sito culturale – si legge nella sentenza pubblicata di recente – visitato sia nel 2018 che nel 2019 da oltre 80 mila persone. La specifica norma del 2013 – secondo la sintesi del Tar riportata dal Resto del Carlino – permette ai Comuni di individuare peculiari luoghi sensibili oltre a scuole, chiese, oratori, strutture sanitarie, case protette e impianti sportivi.
In questo contesto, la mappatura del Comune di Ravenna aveva compreso tutti e otto i monumenti Unesco della città romagnola perché vi “si riscontra una forte concentrazione di turisti, spesso costituiti da scolaresche in gita”.
(fonte ANSA)