Nuove modalità per lo screening di un determinato gruppo sociale in presenza di un individuo positivo al coronavirus. La Regione Emilia-Romagna ha acquistato 2 milioni di test rapidi da utilizzare nella scuola e negli ambiti lavorativi pubblici e privati a maggior rischio qualora fosse riscontrato una positività. Il tampone rapido, ad esempio, potrebbe essere utilizzato per testare la positività di una classe, qualora uno studente risultasse affetto da coronavirus. Il tampone rapido però non sostituirà il tampone normale, che sarà comunque da svolgere in caso di esito positivo. La nuova procedura potrà partire dal 26 ottobre. Ancora da chiarire chi sarà ad effettuare i test, anche se la Regione sta pensando di chiederlo ai medici di medicina generale.