“Quando a fine agosto siamo partiti in pochi, pochissimi, ci credevano. Perché il tempo era poco, o perché il tema non era “conveniente”. Come se liberare i diritti delle persone fosse mai stato facile, come se fossimo condannati ad una politica da fare solo se conviene. Invece eccoci qua, ad oggi siamo già a 600.000 firme e non è finità.

Sono moltissimi i ravennati che hanno firmato online – afferma il portavoce del gruppo +Europa di Ravenna, Nevio Salimbeni – e sono state davvero tante le persone che ci hanno cercato per offrirci una mano. Uno dei primi a firmare è stato il sindaco, Michele De Pascale.

Con la nostra proposta la concessione della cittadinanza non è un automatismo: oltre alla residenza ininterrotta in Italia (che questo Referendum propone di ridurre da 10 a 5 anni) resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso negli ultimi anni di un reddito, l’incensuratezza penale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.

Ora ci aspetta il vaglio della Corte Costituzionale e poi la campagna elettorale. A primavera chiederemo all’Italia intera di dire a tutte le sue figlie, a tutti i suoi figli.”

P.S. Continuiamo a firmare su www.referendumcittadinanza.it