Le difficoltà economiche, generate dalla pandemia, stanno avendo pesanti ripercussioni sul versante dell’abitare. Sempre più cittadini, colpiti dalle conseguenze del covid-19, lamentano gravi difficoltà a pagare i canoni di locazione. Si tratta di una vera e propria emergenza alla quale bisogna rispondere in tempi celeri. Già nello scorso giugno una delibera della Regione Emilia Romagna ha stanziato un fondo di 10 milioni per affrontare il problema, sia per l’erogazione di contributi agli affittuari sia per la sperimentazione di una nuova tipologia di intervento finalizzata all’abbassamento dei canoni d’affitto. A livello locale, per quest’ultima finalità, sono destinati oltre 300.000 euro ripartiti fra i singoli Comuni. Per l’utilizzo di queste risorse, le organizzazioni di rappresentanza dei proprietari e degli inquilini hanno sottoscritto una Convenzione con i Comuni di Cervia, Ravenna e Russi, della Romagna faentina e Bassa Romagna che prevede lo svolgimento delle pratiche e la necessaria consulenza.
L’intervento vuole fornire una risposta alla crisi di liquidità che molte famiglie attraversano per il forte ricorso agli ammortizzatori sociali e per i problemi occupazionali degli ultimi mesi. Gli obiettivi sono: sostenere le famiglie che, a causa della pandemia, hanno subito una caduta del reddito; sostenere i piccoli proprietari disponibili a ridurre il canone di locazione per un periodo in una logica di solidarietà; diminuire il rischio di morosità e di eventuali sfratti che rappresentano un danno per entrambe le parti.
L’accordo sottoscritto è innovativo perché mira a produrre un abbassamento temporaneo dei costi di locazione, proponendo dei contratti di affitto a canone concordato. Oltre a ciò il meccanismo individuato intende promuovere la messa sul mercato delle locazioni di immobili attualmente sfitti. La speranza è che la convenzione, finalizzata ad un ampio ricorso alla rinegoziazione in riduzione dei canoni, porti a una calmierazione dei prezzi nel mercato degli affitti.
Sono concessi contributi nel caso di rinegoziazione delle locazioni esistenti con riduzione dell’importo. I beneficiari sono i nuclei familiari aventi Isee compreso tra i 0 e i 35mila euro. Il contributo sarà erogato una tantum al locatore.
La rinegoziazione può articolarsi in tre fattispecie: riduzione dell’importo del canone di locazione libero, o concordato, o transitorio, con un contributo massimo fino a 2.000 euro; riduzione dell’importo del canone con modifica della tipologia contrattuale da libero o transitorio a concordato, con un contributo fino a 2.500 euro. La terza tipologia incentivata riguarda invece la stipula di un nuovo contratto a canone concordato per alloggi sfitti e prevede un contributo massimo di 3.000 euro.
La domanda di contributo può essere presentata fino al prossimo 30 novembre fatta salva la possibilità di chiusura anticipata del bando, causa esaurimento delle risorse disponibili. Per tutte le pratiche e le informazioni è possibile rivolgersi, previo appuntamento, alle sedi di Sunia, Sicet e Uniat della provincia di Ravenna.