Inaugura al Museo Carlo Zauli di Faenza (Ravenna) sabato 3 ottobre alle ore 18,30 la mostra dal titolo “Suggestioni laviche. Carlo Zauli e Diego Drudi in viaggio nelle Isole Canarie” a cura di Monica Zauli.
Il progetto coinvolge Diego Drudi, fotografo italiano che si contraddistingue per la qualità espressiva della propria ricerca e per le implicazioni ambientali, antropologiche e poetiche delle sue opere.
L’esposizione presenta una serie di fotografie da lui scattate nelle Isole Canarie nel gennaio 2020 ed ora, grazie a questo progetto, messe in stretto dialogo con le opere realizzate da Carlo Zauli negli anni ’80 dopo i suoi numerosi viaggi svolti dall’artista a Tenerife e a Lanzarote. Zauli portò avanti gli studi per le sue opere come le Zolle, le Genesi, i Primari lavici negli stessi luoghi dove, 35 anni dopo, Diego Drudi scatta le sue fotografie.
Queste ultime sono tratte da “Innatural Dance”, un lavoro a lungo termine, dove tratta il rapporto dell’uomo moderno con la natura e di come l’individuo si relazioni con essa sempre più in maniera distratta e frenetica senza riuscire a creare legami profondi e senza più riuscire a ritrovare in essa le proprie radici.
Radici che Carlo Zauli, in controtendenza con questo progressivo scollamento dell’individuo, ha sempre rivendicato ed espresso nelle sue opere scultoree, professando il suo forte legame con la terra. Zauli ha dilatato il sentimento di appartenenza ad essa oltre gli schemi sociali, oltre le tendenze artistiche, oltre i modelli comuni; ha ricercato la conoscenza dei suoi meccanismi generativi più reconditi.
Monica Zauli, responsabile dell’Archivio Carlo Zauli, ha selezionato una sequenza di fotografie d’epoca provenienti appunto dall’Archivio e presentate in mostra come strisce verticali di immagini. Esse forniscono elementi preziosi per la comprensione degli studi svolti dall’artista sui processi litogeni delle rocce vulcaniche del luogo e svelano i processi generativi di molte sue opere.
DIEGO DRUDI biografia
Diego Drudi (Pesaro, 1979).
Il suo interesse per la fotografia nasce dall’urgenza di raccontare l’uomo nel suo rapporto con la società in cui vive.
Dopo aver frequentato la John Kaverdash di Milano, inizia a collaborare con l’agenzia LUZ photo, occupandosi di reportage per riviste nazionali e internazionali.
Nel 2009 viaggia per 3 mesi nel Sud-est asiatico, producendo un reportage che racconta le conseguenze ambientali e sociali della guerra segreta degli USA in Laos, poi pubblicato nel 2010 dalla CNN Photo Blog.
Evolvendo nella sua filosofia, impregnata della sua formazione chimico-biologica, attraverso lo studio di testi scientifici, Diego si dirige poi verso un’indagine sul rapporto fra l’uomo e l’ambiente, cercando di indagare su alcune tematiche attuali che interessano l’umanità e le sue future sfide in campo ecologico e ambientale.
Nel 2018 nasce il progetto “Unnatural Dance”.