Studenti, genitori e docenti in piazza contro la didattica a distanza: “Il rischio è che diventi un’abitudine”

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C’è il rischio che molti studenti si abituino alla didattica a distanza. Ragazzi, bambini, genitori, docenti, sono tornati in piazza anche a Faenza per protestare contro la chiusura delle scuole. Una manifestazione nazionale, uno sciopero dalla didattica di fronte al computer organizzata da Priorità alla Scuola che ha coinvolto una sessantina di città per tornare, ancora una volta, a chiedere la riapertura delle scuole e gli investimenti strategici e funzionali, che non si focalizzino quindi unicamente sulla digitalizzazione, ma si concentrino sull’aumento del personale e del corpo docente, sull’aumento degli spazi e quindi sulla diminuzione degli studenti per classi, sull’investimento nelle infermerie scolastiche e sul miglioramento del trasporto pubblico.