Uno striscione appeso nella notte fra sabato e domenica ai cancelli dell’azienda Curti di Castel Bolognese recitava queste parole: “Curti fabbrica genocidio. Palestina libera“
“Come persone consapevoli del genocidio del popolo palestinese ad opera del regime di occupazione israeliano abbiamo sanzionato la Curti nella notte tra l’1 e il 2 giugno, in occasione della festa della nostra Repubblica, che finge di ripudiare la guerra mentre è collusa con il complesso militare-industriale dell’Occidente imperialista” così gli autori del gesto, il gruppo Faenza per la Palestina, motivano lo striscione.
“Chiediamo il boicottaggio della Curti, dei progetti in cui è coinvolta e disinvestimento dall’economia di guerra che ci sta rubando il futuro”. Gli autori dello striscione, in pratica, accusano la Curti di essere fornitrice di Leonardo, azienda statale che ha nella produzione di armi e mezzi militari (aerei, elicotteri, mezzi per il trasporto truppe, artiglieria pesante, droni) parte del proprio core business.