La scuola è iniziata da 2 settimane e Fiab fa il punto sulla situazione delle strade scolastiche (zone pedonali almeno negli orari di entrata uscita, davanti alle scuole).
“Alcune scuole (Gulli, Carchidio e San Rocco, S.Umiltà), grazie soprattutto alla mobilitazione dal basso dei genitori, hanno ottenuto (parziali) strade scolastiche e gli effetti positivi si vedono.
Grande assente è la scuola Don Milani, una delle più numerose di Faenza, ancora totalmente priva di ogni misura di limitazione al traffico. Via Corbari (via larga ma sprovvista di ciclabile) è assaltata da centinaia di veicoli, che posteggiano ovunque. Le auto sfilano ininterrotte fino al piazzale scolastico e davanti al portone dove entrano ed escono i bambini, fanno retromarcia, manovre azzardate, posteggiano sopra marciapiedi, strisce pedonali, curve e rotonde. Vogliamo aspettare un incidente prima di fare qualcosa? Non sono serviti i vigili lo scorso anno e gli appelli di genitori esasperati, la situazione non si risolverà finché non si farà (come noi chiediamo da tempo) un piazzale scolastico pedonale in orari entrata uscita e finché non si restringerà Via Corbari con corsie ciclabili, zona 30 e interventi di traffic calming.
Dall’altra parte della città la scuola primaria San Rocco vede attiva la sua prima strada scolastica, ma poco più in là, davanti alle medie e alle materne è il caos. Le auto si affollano su tratti di stradine secondarie, che si potrebbero facilmente chiudere al traffico.
In pieno centro storico, una strada scolastica esiste su via Castellani, (scuola Gulli) ma le auto arrivano anche da Via Santa Maria degli Angeli, passando tra stradine strette e affollate, davanti al portone delle Scuole materne Ghidieri e del Liceo Classico. Come segnaliamo da tempo, e come richiedeva la raccolta firme di ottobre 2020, è urgente attivare il varco esistente su via Santa Maria degli Angeli e anticipare alle 8 la ZTL (ora alle 9).
È strada scolastica anche via Bondiolo, davanti alla scuola primaria S.Umiltà, ma l’entrata sulle mura (della scuola materna) invece resta accessibile alle auto.
Anche i ragazzi della scuole medie Lanzoni (che escono sul piazzale Largo Toki), i bambini delle Tolosano (che escono su via Zambrini) e i piccolini degli asili di via Laghi dovrebbero essere protetti da strade pedonali nei momenti di entrata-uscita.
Infine, occorre mettere in sicurezza i percorsi casa-scuola, ricordiamo alcuni dei tratti più insicuri e senza ciclabili (o con ciclabili invase dalle auto): Corso Europa, Corso Matteotti, Corso Garibaldi, Corso Mazzini, via Montevecchi, e la già citata via Corbari.
Il comune deve tener fede agli impegni presi col Pums e attivare urgentemente strade scolastiche davanti tutte le scuole.
Oltre al rischio di incidenti ai danni dei bambini, pensiamo a cosa facciamo loro respirare.
In un’epoca di grande attenzione (almeno a parole) alla salute, è bene ricordare che l’esposizione a concentrazioni di biossido d’azoto (provocato soprattutto dai motori diesel) anche al di sotto dei limiti di legge (40 μg/m3) è in relazione con una probabilità maggiore di insorgenza di asma nei bambini e con la mortalità nella popolazione generale. Gli inquinanti aerodispersi, e soprattutto il biossido d’azoto, d’altra parte non si disperdono in modo uniforme nello spazio, ma si concentrano nei così detti “canyon urbani” quelle vie strette e con ai lati edifici. Le ricerche scientifiche suggeriscono quindi che allontanare il traffico dalle aree di vita (parchi, scuole etc.) siano azioni potenzialmente molto efficaci per ridurre l’esposizione ad inquinamento atmosferico e dunque il rischio per la salute della popolazione che frequenta quei luoghi.
Per questo, come Fiab ci batteremo con determinazione, anche all’interno dalla neonata Consulta della Bicicletta, perché tutti i bambini di Faenza possano godere di una strada/piazzale libera dalle auto all’uscita dalla propria scuola, pedalare sicuri a scuola, e respirare un’aria un po’ più pulita”.