Firmato nei giorni scorsi da Massimo Isola, Presidente della Strada Europea della Ceramica, un importante accordo di collaborazione con “Iter Vitis – Les Chemins de La Vigne en Europe”, l’itinerario culturale del Consiglio d’Europa dedicato ai territori e alle città che hanno una identità comune nella produzione vitivinicola e che promuove, anche a livello turistico, le grandi varietà dei territori e dei paesaggi enologici europei. Un protocollo che consentirà di candidare con maggiore forza la Strada Europea della Ceramica ai prossimi bandi europei portando a Faenza risorse e progetti che valorizzino la ceramica e il vino. La Strada Europea della Ceramica è stata fondata a Faenza nel 2018, ha Presidenza e Direzione a Faenza ed attualmente riunisce 9 membri provenienti da 8 paesi europei. 

 

“La nostra collaborazione con altre Strade Europee”, commenta Emanuela Panke, Presidente di Iter Vitis, “prosegue con questo accordo firmato insieme alla Strada Europea della Ceramica. Siamo sempre alla ricerca di nuove idee da proporre ai nostri turisti interessati agli itinerari del vino e di nuove rotte scientifiche da esplorare: così abbiamo deciso, insieme a Massimo Isola, Presidente illuminato della Strada Europea della Ceramica, di selezionare quei territori che tuttora producono il vino in anfora o che usano la ceramica invece del vetro. L’arte della Ceramica e quella del Vino sono così riunite, in un viaggio unico”. 

 

Ceramica e Vino, un legame millenario tra forma e sostanza 

La Strada Europea della Ceramica e Iter Vitis sono entrambi Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa che mirano a valorizzare il patrimonio culturale legato a due prodotti di grande importanza nello sviluppo della società umana: la ceramica e il vino. 

La ceramica e il vino rappresentano due temi profondamente legati alla storia dell’umanità fin dall’antichità, e delle società europee e mediterranee in particolare. Un legame millenario tra forma e sostanza. Il vino viene travasato, ossigenato e conservato all’interno di ceramiche. La sostanza, il vino, e la forma, la ceramica, raccontano la storia dell’uomo. La ricerca archeologica fa risalire le prime origini della vinificazione e della conservazione del vino in contenitori di ceramica al VI secolo a.C. in Georgia, testimoniando come in seguito l’uso della ceramica per la conservazione del mosto, la sua vinificazione e la conservazione e trasporto del vino, si sia diffuso in Civiltà orientali e mediterranee insieme alla viticoltura e al consumo di vino. 

Vino e ceramica camminano insieme da millenni e il loro legame continua ancora oggi, anche grazie alla valorizzazione di queste antiche tradizioni e identità culturali, anche attraverso gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa. Questi possono offrire molteplici spunti di approfondimento storico, valorizzazione culturale, sviluppo commerciale e turistico sostenibile, in un’ottica di crescita dei territori e delle comunità locali, protagonisti principali di itinerari e storie. 

 

I contenuti dell’accordo 

L’accordo tra Strada Europea della Ceramica e Iter Vitis mira a promuovere occasioni di scambio incrociato tra questi due Itinerari Culturali che raccontano storie millenarie, stimolando una nuova co-progettazione e collaborazione in termini di analisi, creazione di prodotti turistici combinati tra territori confinanti pur appartenenti a differenti itinerari culturali, azioni di valorizzazione del territorio, promozione di un turismo sostenibile e sperimentale, da un lato legato alle comunità locali, dall’altro inserito in una rete di dimensione europea e internazionale. 

La Strada Europea della Ceramica e Iter Vitis lavoreranno insieme allo sviluppo di attività di marketing, studio e analisi; realizzazione di eventi, mostre, seminari, azioni di formazione, incontri che coinvolgono la società civile; promozione di scambi tra giovani dei rispettivi paesi coinvolti; collaborazione per progetti internazionali; organizzazione di azioni congiunte di comunicazione, campagne di promozione, tour promozionali e altro ancora.