All’interno dell’evento “Grani e Melograni” in programma il 6 e 7 novembre alla Torre di Oriolo, segnaliamo l’incontro con Stefano Saviotti e il suo nuovo libro dedicato proprio alla storia della rocca.
Stefano Saviotti è un apprezzato studioso di cose faentine. Ha scritto diversi libri sulla storia della città: “Le Mura di Faenza”, “I sobborghi di Faenza”, “Faenza nel Settecento”, “Faenza sotterranea” e, insieme a Monica Naldoni, il recente “Soppressioni napoleoniche a Faenza”.
Alla fine dello scorso anno ha dato alle stampe il suo nuovo volume “La Torre di Oriolo – Storia di una rocca e del suo territorio” che sarà al centro di un incontro alla Torre di Oriolo, nella sala del castellano sabato 6 novembre, alle 16. Partecipa all’incontro il professore Enrico Cirelli dell’Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Sezione di Archeologia, che negli ultimi anni ha diretto gli scavi al Castello di Rontana e a quello di Ceparano
Il volume, stampato dalla Tipografia Valgimigli con il coordinamento editoriale di Renzo Bertaccini, ritorna sui passi di una precedente pubblicazione di Saviotti.
A trent’anni di distanza da quel libro, molte cose sono cambiate in questo angolo di campagna faentina: la Torre di Oriolo è stata restaurata ed è ora divenuta un’attrazione turistica, molti eventi vengono organizzati nel corso dell’anno, sono sorti agriturismi e cantine, e i vigneti ormai dominano il paesaggio.
Nel corso dei secoli, Oriolo ha alternato periodi di ricchezza e splendore a vicende drammatiche e di decadenza ma la sua comunità ha sempre avuto la forza e la capacità di sapersi rialzare.
Con questo suo nuovo libro, Saviotti arricchisce la storia della Torre e del suo territorio con nuovi documenti, disegni e fotografie, restituendoci un’immagine completa di questa realtà.
L’autore è testimone diretto dal 1984 ad oggi di tutti gli avvenimenti riguardanti Oriolo, partecipando in prima persona alla valorizzazione del luogo e all’apertura al pubblico della Torre.
Sarà necessario esibire il Green Pass e indossare la mascherina