Stefano Bonaccini ha inaugurato CUCINASORRISO, la cucina popolare di Cervia, una delle azioni promosse dal progetto Cervia social food, che, poco più di un anno fa, ha avviato questa sperimentazione con gli obiettivi di ridurre sprechi nel maggior numero di contesti possibili e di creare inclusione. Insieme al Presidente della Regione Emilia Romagna, che ha ricordato il sostegno della Regione al progetto e le caratteristiche della nostra terra che danno identità a quanto costruito, erano presenti il Sindaco Massimo Medri, che ha sottolineato la continuità nel tempo di questa tipologia di interventi; il Prefetto Castrese De Rosa, sempre attento ai semi di accoglienza, che ha infatti ricordato anche le capacità del nostro territorio di guardare, come persone, a numeri anche rilevanti di migranti; Tiziano Carradori, direttore dell’Azienda sanitaria della Romagna, che ha sottolineato la valenza di salute dei servizi a bassa soglia; don Federico Emaldi, Vicario del Vescovo, che ha benedetto questi nuovi spazi di comunità; Roberto Morgantini, maestro dell’esperienza di cucine popolari, e Romina Maresi, presidente della cooperativa San Vitale, che ha sottolineato il valore aggiunto della presenza, nella gestione del progetto, dei ragazzi speciali del centro sociooccupazionale Ikebana.
Il Sindaco peraltro ha colto l’occasione per annunciare la decisione della giunta di contribuire anche finanziariamente per il 2024 al sostegno dell’attività, che è un’evoluzione dell’esperienza di Mensa Amica, inaugurata durante il suo precedente mandato.
Dopo la premiazione di Lucia Mattiello, ideatrice del nome della cucina popolare di Cervia, tutti i presenti si sono commossi al canto dell’Inno d’Italia da parte di una piccola cittadina cervese, di appena 9 anni, che ha fatto riflettere sulla bellezza di costruire qualcosa per la propria comunità.
“Siamo felici”, commentano Massimo Medri, Sindaco di Cervia, e Bianca Maria Manzi, assessora al Welfare del Comune di Cervia”, di aver avviato con convinzione, poco più di un anno fa, il percorso di coprogettazione che ha portato alla realizzazione di Libridine, piccola farmacia letteraria, Risvolto, Sartoria sociale, Magazzino 11, Centro del riuso, Emporio solidale ed ora di Cucinasorriso. Per noi amministratori è di grande soddisfazione vedere come la nostra comunità, con sinergia fra non profit e profit, abbia la capacità di ideare e realizzare, anche in autonomia, spazi di relazione e di dono, valorizzando, di conseguenza, anche il nostro ruolo di governo e di sostegno”.