“Dichiarato oggi lo stato di agitazione del personale dell’Eco service di Rimini al lavoro presso l’Azienda Zuccherificio Eridania di Russi, nel ravennate, con relativa richiesta di espletamento del tentativo di raffreddamento.
La procedura è stata notificata all’azienda, alla Questura di Ravenna, all’Ispettorato del lavoro ed alla locale prefettura dal segretario territoriale di Ugl Romagna Filippo Lo Giudice.
S’è arrivati a questo – spiega l’Ugl – a tutela dei lavoratori che svolgono servizio di produzione e confezionamento nello zuccherificio dell’ Eridania di Russi e dopo incontri che non hanno risolto le criticità evidenziate dal sindacato alla proprietà.
“Abbiamo fatto presente all’amministratore delegato dell’azienda che i lavoratori nostri associati svolgevano mansioni che non corrispondevano all’effettivo contratto in essere e dunque si chiedeva il regolare adeguamento economico (una maggiorazione di 1,63 euro per ogni ora lavorata). Ci è stato comunicato che la proprietà si sarebbe presa tempo per un confronto interno alla stessa azienda e trovare eventualmente una soluzione alle nostre giuste richieste. Nel frattempo, abbiamo appreso che si sarebbe svolta un’assemblea con i lavoratori di Eco service a cui sarebbe stato riferito che l’azienda non sarebbe stata in grado di accordare gli aumenti da noi richiesti e che semmai, in caso di reiterate rivendicazioni, la proprietà si sarebbe vista costretta a rescindere l’appalto, con relativo licenziamento del personale”: racconta Filippo Lo Giudice.
Ma non è finita qui.
“Pochi giorni fa, il 20 dicembre, siamo stati contattati dall’azienda che ci prospettava un parziale accoglimento delle nostre richieste, con un 50% in meno rispetto all’importo da noi richiesto. A questo punto, riteniamo che l’azienda (oltre a non avere mantenuto gli accordi presi e ravvisato soluzioni al ribasso, contribuendo a creare un clima di tensione e profondo malessere e incertezza nei lavoratori, che si sono visti evocare il licenziamento senza alcun motivo) persista in un atteggiamento ostile. Per nulla consapevole delle sue responsabilità in ordine a precise inadempienze da noi facilmente dimostrabili. Solo per indicarne una: i lavoratori hanno più volte percepito in ritardo e senza alcuna giustificazione le proprie remunerazioni lavorative, causando gravissimi disagi nelle incombenze familiari e personali (pagamento di: rate mutui, utenze etc…). Dunque, visto l’impossibilità di addivenire ad una soluzione ci troviamo costretti a ricorrere allo stato di agitazione per chiedere l’assoluto rispetto del contratto collettivo di categoria e affinchè vengano riconosciute le qualifiche adeguate alle mansioni svolte dai lavoratori, nonché al rispetto dei diritti acquisiti e più volte disattesi”: conclude il segretario territoriale di Ugl Romagna, Filippo Lo Giudice.
Dei fatti è stato informato anche il segretario nazionale di categoria Ugl Igiene Ambientale Roberto Favoccia che ha dato parere favorevole all’apertura dello stato di agitazione.”