26/03/2018 – Prosegue l’analisi del sistema imprenditoriale del territorio a cura della Camera di commercio di Ravenna, per esaminarne un altro elemento significativo con un focus sulle startup innovative. Le startup innovative iscritte al 31 dicembre 2017 nella sezione speciale del Registro Imprese Nazionale sono 8.391 e in Emilia-Romagna sono 852, la seconda regione, dopo la Lombardia, in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative. Le startup con sede in provincia di Ravenna, alla stessa data, sono 54 e rappresentano il 6,3% del totale regionale e lo 0,64% di quello nazionale. A fine dello scorso anno, le startup di Ravenna rappresentano lo 0,70% del numero complessivo delle società di capitale registrate in provincia; per quanto riguarda l’attività svolta, la maggior parte opera, come a livello nazionale, nel settore dei Servizi, pari al 66,7% del totale provinciale. Inoltre, il 29,6% delle nuove imprese innovative ravennati è depositaria o licenziataria di alcune tipologie di privativa industriale (brevetti) oppure titolare di software registrato. Guardando alla composizione della compagine sociale, quasi il 13% sono imprese a prevalenza femminile, ossia startup in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne e circa il 17% sono invece a prevalenza giovanile (quote e cariche in maggioranza ad under 35). Ma cosa si intende per startup innovativa? Si definisce tale una società di capitale, costituita anche in forma cooperativa, che risponde a determinati requisiti e ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico (art. 25, comma 2, del Decreto-legge n. 179/2012). La definizione di nuova impresa innovativa, cioè la “startup innovativa”, è stata infatti introdotta da apposita normativa relativamente recente: per questa tipologia di impresa è stato predisposto un quadro di riferimento a livello nazionale che interviene su varie materie, come la semplificazione amministrativa, il mercato del lavoro, le agevolazioni fiscali, ecc…, affinché il nostro Paese diventi più veloce e dinamico, capace di puntare sulle sue energie migliori e quindi favorire la creazione e lo sviluppo di un contesto più favorevole all’innovazione. E ciò significa anche favorire la crescita economica ed occupazionale, in particolare quella giovanile. Nel Registro Imprese è stata prevista una sezione speciale per le startup innovative e la Camera di commercio di Ravenna, già da qualche tempo, ha istituito anche un apposito ufficio, denominato AQI – Assistenza Qualificata Imprese, dedicato agli aspiranti imprenditori che intendono costituire nella nostra provincia una startup innovativa in forma di SRL non semplificata. Inoltre, è stata realizzata una piattaforma istituzionale, all’indirizzo startup.registroimprese.it, cioè una sorta di vetrina nazionale ufficiale, che oltre a fornire dati ed elenchi aggiornati, è a disposizione di startup e PMI innovative che vogliono farsi conoscere da investitori, sia italiani che internazionali. “Un buon risultato nella nostra provincia e servizi aggiuntivi prodotti dal Sistema camerale in accordo col Ministero dello Sviluppo Economico – evidenzia M. Cristina Venturelli, Segretario Generale dell’ente camerale ravennate – per consentire all’imprenditorialità innovativa di crescere e farsi conoscere: alimentare la “fabbrica” delle idee creative è indispensabile per accelerare il processo di modernizzazione del nostro territorio e di tutto il Paese”.