In merito a quanto segnalato tramite i media dalla ciclista professionista Sofia Collinelli, che ha lamentato un comportamento pericoloso per la sua incolumità da parte del conducente di un bus Start Romagna, l’Azienda ha completato la propria indagine interna ascoltando l’autista e visionando i filmati delle telecamere presenti a bordo del mezzo.
Prima di concludere la procedura istruttoria l’azienda vorrebbe un confronto con Sofia Collinelli e il padre, avendo riscontrato una non corrispondenza con quanto pubblicamente affermato.
A tal proposito Start Romagna invita la famiglia Collinelli a mettersi in contatto con l’azienda per fissare un incontro.
L’incidente è accaduto giovedì verso l’una del pomeriggio a Sofia Collinelli, figlia dell’olimpionico di Atlanta Andrea e già campionessa iridata juniores nell’inseguimento a squadre. La diciannovenne ravennate, professionista dall’anno scorso, stava rientrando dall’allenamento mattutino, svolto sulle colline di Bertinoro, e racconta così la sua disavventura: “Stavo imboccando il ponte sul fiume Ronco dopo aver attraversato Madonna dell’Albero e alle spalle avevo un autobus, linea 3 di Start Romagna, che procedeva a velocità elevata. Siccome in quel punto la carreggiata è stretta e in direzione opposta alla nostra stava arrivando un auto, ho preso il centro della strada per far rallentare il bus, perché in tre non saremmo mai passati. Per me era finita lì, ho svoltato a destra dopo il ponte e all’altezza di un distributore l’autobus mi ha affiancata, l’autista mi ha gridato qualcosa e poi mi ha stretto verso un fosso. Io sono uscita dall’asfalto mettendo a terra i piedi, rischiando di cadere e farmi molto male. Dalla paura ho cominciato a piangere, ero scioccata, mentre lui ha proseguito la corsa come se nulla fosse successo. Evidentemente è stato un gesto premeditato, forse si è arrabbiato perché sul ponte non l’ho fatto passare. Ma era impossibile”.