“Dopo che per settimane lo spostamento del mercato comunale di Marina di Ravenna è stato ‘contrabbandato’ dall’amministrazione come richiesta degli ambulanti, scopriamo che l’incontro per l’assegnazione dei posti di lunedì scorso è andato deserto per la contrarietà degli ambulanti stessi a questo spostamento. Noi stessi dialogando con loro abbiamo rilevato nella stragrande maggioranza la contrarietà sia allo spostamento nella nuova sede sia al prolungamento in orario serale” afferma Stefano Gardini, Presidente del Comitato Cittadino di Marina di Ravenna
“Ora nonostante tutto ci giungono voci che l’amministrazione vuole pervicacemente proseguire in questo grave errore, nonostante la contrarietà del territorio e degli ambulanti. Il rischio è di ritrovarsi con un mercato ulteriormente impoverito, con pochissimi operatori e con un aspetto desolante soprattutto nel viale principale in orario serale. Di nuovo ci attanaglia il dubbio su quali interessi si stiano perseguendo, perché noi non li riusciamo ad individuare e temiamo sia l’ennesimo colpo ferale alla località ed alle sue aspirazioni. Chiediamo pertanto che venga congelata l’attuale situazione e venga immediatamente aperta una convocazione della cittadinanza e degli operatori del mercato con l’amministrazione in un momento pubblico per un confronto aperto e franco ed alla ricerca condivisa della soluzione migliore su questo spinoso tema, che purtroppo non attiene solo al mercato ma anche alla contestuale morte della tradizionale Festa del Mare che da decenni caratterizza la località” continua Gardini.
“Per questo ci rivogliamo anche al Sindaco Michele De Pascale perché si dimostri sensibile alle nostre preoccupazioni e ascolti il nostro grido. Marina ha subito già tanti colpi e non ha bisogno di altri ‘flop’. Chiediamo che venga ridata dignità alla cittadinanza ed ai suoi operatori, tra i quali siamo onorati di includere anche gli ambulanti del mercato, che si ritrova continuamente con decisioni imposte dall’alto che spesso si rivelano inutili o addirittura dannose” conclude Stefano Gardini.