“Dopo aver letto alcune desolanti dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal signor Charles Tchameni Tchienga, presidente dell’associazione ‘Il terzo mondo’, circa la richiesta ormai generalizzata di istituire una ‘zona rossa’ nell’ Isola di San Giovanni, abbiamo atteso da parte del PD e del candidato sindaco Alessandro Barattoni una presa di posizione che non è arrivata. Segno dell’imbarazzo di quel partito che, preso tra due fuochi, preferisce chiudere gli occhi e rimanere muto sull’ insicurezza e sull’ illegalità diffuse in quell’area cittadina”.
L’affondo arriva da Luca Cacciatore, segretario comunale della Lega a Ravenna.
“Ci chiediamo se questo atteggiamento nasca da irresponsabilità politica o per interessi elettorali. Noi crediamo a un mix di motivazioni che impediscono a Barattoni di replicare criticamente al signor Tchienga quando afferma che la ‘zona rossa’ sarebbe da paragonare al ‘muro di Berlino’ o ai ‘campi di concentramento’. È ora di dare un taglio a certe visioni che stravolgono storia e realtà e a soggetti che vengono a dettare legge nelle nostre città senza considerare gli episodi criminosi che da un decennio ammorbano quell’area del centro cittadino. L’offerta di solidarietà conta poco se poi si respinge l’unica soluzione oggi possibile, la ‘zona rossa’, dopo anni di incuria”.
Cacciatore evidenzia le richieste di maggiori controlli arrivate più volte dai cittadini: “Non è un caso se nell’ Isola di San Giovanni sono nati ben due Comitati per la sicurezza: basta ascoltare la gente per capire che servono risposte chiare e immediate. Solo il PD e Barattoni non lo comprendono, tant’è che dal 2017 le amministrazioni ravennati hanno consentito che la situazione degenerasse pur avendo promesso che sarebbe stata risolta. Risse, spaccio, aggressioni e furti sono lì a confermare il fallimento delle Giunte di sinistra. Vogliamo continuare così? Vogliamo che le aree preda del degrado aumentino? Per scongiurarlo ribadiamo con forza che è indispensabile, come in altre città, trasformare anche temporaneamente quest’area in ‘zona rossa’ per garantire la sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici”.