Un 64enne faentino è stato denunciato dal Comando della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina perché ritenuto responsabile di aver sparso del ‘topicida’ nei pressi del Museo internazionale delle ceramiche, in viale Baccarini, a Faenza. Il tutto è partito dalla segnalazione di alcuni passanti che avevano notato una persona spargere granaglie di colore rosso nelle aree verdi circostanti al Mic. La segnalazione, arrivata al Comando della locale, è stata oggetto di verifica. Fatto un sopralluogo, gli agenti, assieme al personale dell’Igiene pubblica dell’Ausl, hanno raccolto quanto era stato lasciato sul selciato e sul prato, facendolo poi analizzare, delimitando e vietando l’ingresso nell’area interessata.
Dalle analisi fatte è emerso che quanto recuperato era riconducibile a un potente prodotto emorragico abitualmente usato per abbattere i topi, potenzialmente pericoloso per gli animali da affezione, come i tanti cani che frequentano la zona ma anche per eventuali bambini che inconsapevolmente avrebbero potuto ingerirlo.
Una volta avuta la certezza trattarsi di veleno, il personale del Comando della polizia locale ha avviato le ricerche per risalire al responsabile del gesto fino ad arrivare, anche grazie all’analisi delle immagini delle telecamere della videosorveglianza cittadina presenti in zona, al 64enne faentino che, convocato negli uffici di via Baliatico, è stato denunciato per la violazione dell’art 674 del Codice penale (‘Getto di cose pericolose’).
Dal Comando della polizia locale dell’Unione fanno sapere che se nei giorni passati animali da affezione o persone abbiano avuto danni o comunque una sintomatologia riconducibile all’assunzione di topicida, dopo aver frequentato l’area verde nei pressi del Museo delle ceramiche, ci si può rivolgere agli uffici di via Baliatico per sporgere denuncia.