“Non è più rinviabile un nuovo e più adeguato progetto di fattibilità tecnica ed economica per la gestione delle piste ciclabili. La situazione è in uno stato di emergenza vera e propria se non si interviene per garantire a coloro che si spostano in bicicletta un adeguato standard di sicurezza. Al forte incremento della costruzione di tali percorsi ciclabili per il miglioramento della funzionalità del traffico veicolare in un quadro più articolato di sostenibilità ambientale e di salvaguardia delle risorse naturalistiche dall’inquinamento, non è stato assicurato un livello minimo di manutenzione, la riqualificazione del verde, precisi e continui interventi tesi a garantire standard di sicurezza. Nella migliore delle ipotesi si assiste unicamente a rattoppi, rabberciamenti, piccoli interventi con materiale bituminoso per coprire crepe e buche, ma nulla di più. Molto spesso non si fa neppure questo e le piste ciclabili restano per lungo tempo con avvallamenti, buche pericolose, radici di alberi in superfice, cespugli le cui fronde invadono buona parte del percorso dovuto alla carente manutenzione, erbe infestanti spesso molto alte, oltre al fogliame in parte appiccicato alla pavimentazione.
Da una parte il riconoscimento della Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta istituita per attestare il grado di ciclabilità dei comuni, la quale ha assegnato al Comune di Ravenna il massimo punteggio, dall’altra, tuttavia, una fotografia reale con oltre il 70% di percorsi non a norma e abbandonati ad uno stato davvero precario e pericoloso. Di qui l’esigenza improcrastinabile di un progetto straordinario di fattibilità tecnica ed economica per riportare le citate piste a un buon stato di ciclabilità.”