“Se non fosse per i dolorosi aspetti riguardanti gli incidenti che avvengono sulla strada, le controversie evidenziate in questi giorni sulla richiesta di realizzare un rotondina a Osteria, assume sfaccettature incredibili, per alcuni aspetti tragicomici.
Da una parte il vicesindaco dotato anche di competenze tecniche che giustifica l’impossibilità di realizzarla, dall’altra la denuncia ferma dei cittadini, a ‘wox populi’, affiancata da energiche posizioni del capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, i quali sostengono questa esigenza improrogabile.
L’argomento, tra l’altro, sarà oggetto di discussione anche in seno al Consiglio Territoriale di S. Pietro in Vincoli, tuttavia rispetto al tema, anche noi riteniamo di fare qualche osservazione partendo dalla domanda tesa a chiarire quante rotatorie sono in regola in città e sul nostro territorio? Pochissime rispettano le dimensioni consigliate di 4 metri per una sola corsia e 7 metri per due corsie, a cominciare da quella posta tra la Ravegnana e l’Adriatica, utilissima per l’incremento della sicurezza, ma deficitaria in tanti momenti della giornata sul versante dello smaltimento del volume di traffico. Si creano, infatti, lunghissime code, soprattutto per i veicoli che provengono da Forlì.
Tuttavia Ravenna è costellata da un numero sterminato di piccole rotonde, non certo in piena regola ed esteticamente discutibili, ma che producono il loro effetto primario, vale a dire aumento della sicurezza. Micro rotondine come quella fra via Ravegnana e via Bassano del Grappa, fra via Dismano e via Romea, fra le vie Renato Serra, Castel San Pietro, via Pascoli e Gabici, etc.
Dunque non si comprende come non si possa tentare di realizzare una rotonda con dimensioni seppur ridotte ma indispensabile per salvare vite umane nella località di Osteria. Unitamente a questo intervento, giustamente, serve un’adeguata segnaletica, tuttavia sul piano tecnico riteniamo non rappresenti un problema insormontabile anche per la Provincia. Osteria ha bisogno di una rotonda per incrementare la sicurezza e per salvare vite umane. Non realizzarla sarebbe un grosso errore e rappresenterebbe una palese grave incoerenza da parte del Comune.
Peraltro il Comune ha dimostrato in numerosi i casi, alcuni dei quali richiamati nel presente testo, che quando c’è la volontà di agire, non esistono vincoli di alcun tipo in grado di condizionare o bloccare le scelte dell’Amministrazione. E anche qui l’elenco sarebbe nutrito.”