“I dati recentemente pubblicati sul turismo si presentano con ombre e luci soprattutto se si pensa al sensibile calo degli italiani, elemento per molti aspetti preoccupante. Ma una delle questioni che emerge nel panorama cittadino non è tanto legato all’accoglienza o alla ricettività alberghiera ma piuttosto alla situazione di decoro in cui versa la nostra città d’arte. Una realtà che – occorre essere franchi – se non avesse le bellezze straordinarie dei monumenti molti dei quali inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, sarebbe davvero priva di interessi turistici, fatta eccezione dei lidi. Ma la riflessione oggettiva non può prescindere da una valutazione su come si presenta la città agli occhi di un potenziale turista. Molte vie anche centrali sono piene di buche, con cordoli stradali sconnessi, avvallamenti pericolosi, fogliame che ormai ha lastricato le superfici stradali sostituendosi alla normale massicciata, erbacce infestanti nei cigli delle strade e non meno in tutte le piste ciclabili. A questo poi si aggiunge il livello di pulizia generale che con il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ha sensibilmente aumentato la sporcizia sia a ridosso dei contenitori della raccolta differenziati, sia lungo i percorsi e in molti angoli cittadini. L’ormai noto degrado dei giardini Speyer, peraltro, con i non rari episodi di microcriminalità, sono un esempio emblematico che offende la decenza e il pudore. Per queste ragioni l’immagine che si ricava da questo scenario è indecorosa e certo non al passo con le più belle città turistiche italiane.
In ultima analisi, dunque, si tratta di apparenti piccole inezie che tuttavia danno un chiaro segnale di incuria e soprattutto appaiono indicative del livello di qualità ambientale presente nella città.”