Per semplificare l’accesso dei cittadini alle prestazioni specialistiche ambulatoriali dell’AUSL Romagna, oggi peraltro più difficile ed ostico a seguito dell’emergenza coronavirus, sarebbe molto utile e apprezzata la possibilità di pagare il ticket presso le farmacie, pubbliche e private. Attualmente lo si può fare on line presso un servizio bancario, con probabile aggiunta di una commissione; oppure presso le casse aziendali dell’ospedale o del CMP con pagamento in contanti o attraverso i riscuotitori automatici; infine, presso i consultori familiari di viale Berlinguer e di via Pola solo coi riscuotitori automatici. Il pagamento in farmacia avvantaggerebbe dunque tutti i cittadini, ma soprattutto le persone anziane o non tecnologiche o con problemi di mobilità, e comunque tutti coloro che risiedono nelle 64 frazioni fuori Ravenna, non servite da alcuna cassa “in presenza”.
L’introduzione di questa facoltà è prevista nel Protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le associazioni regionali dei farmacisti sottoscritto il 19 marzo 2019, le quali, “considerata in particolare la volontà di riconfermare il ruolo delle Farmacie qualificandole come rilevanti punti delle rete professionale dei Servizio sanitario regionale nell’erogazione di prestazioni e di servizi utili a migliorare il benessere dei cittadini emiliano-romagnoli”, affermano al punto h) che tra i servizi aggiuntivi del FarmaCUP può figurare la “riscossione del ticket”.
Nella convenzione del 21 gennaio 2020 tra l’AUSL Romagna e le rappresentanze delle farmacie territoriali convenzionate, tra le quali l’Associazione delle 109 farmacie della provincia di Ravenna, di cui 39 nel nostro comune, è scritto che “relativamente all’introito ticket vi è la necessità, alla luce delle normative sul PagoPA – sistema nazionale in favore delle Pubbliche Amministrazioni – che entrano in vigore dal 2020, di approfondire le modalità compatibili rispetto all’eventuale assegnazione della funzione di introito alle farmacie”. Il decreto “Semplificazioni” ha prorogato al 28 febbraio 2021 il termine perché tutti i pagamenti alle pubbliche amministrazioni, precedentemente fissato nel 30 giugno 2020 (ancora prima nel 31 dicembre 2019 e inizialmente nel 31 dicembre 2018), avvengano su PagoPA. Non è chiaro di quale approfondimento si tratti, anche perché il pagamento del ticket in farmacia sarebbe esso stesso una notevole semplificazione. I dieci mesi passati dalla firma della convenzione dovrebbero essere bastati ampiamente per approfondirne ogni modalità. Ma sta di fatto che in tutte le AUSL confinanti con l’AUSL Romagna, cioè in quelle di Bologna, Ferrara e Imola (quest’ultima parte essa stessa del territorio romagnolo), come pure in quella di Modena, il pagamento del ticket in farmacia è già da tempo una bella realtà.
La nomina del nuovo direttore generale dell’AUSL Romagna, nella persona del dr Tiziano Carradori, che prima esercitava lo stesso incarico presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, suggerisce l’opportunità di chiedergli un passo avanti decisivo in questa prospettiva.
Al sindaco di Ravenna, nonché presidente della Provincia, chiediamo dunque, nella sua veste di presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell’AUSL Romagna, se intende doverosamente farsene carico.