“Per accedere alle Case residenza per anziani, CRA, occorre che il paziente sia inserito in una graduatoria redatta e aggiornata a seguito di visite da parte di un’apposita commissione di valutazione geriatrica dell’A.Usl. L’accesso a queste strutture accreditate che ospitano anziani non autosufficienti è subordinato alla disponibilità dei posti, ed anche in questo settore, purtroppo, si registrano liste di attesa piuttosto lunghe. I rapporti con le famiglie sono assicurati dal servizio delle assistenti sociali che seguono ogni singolo caso ed espletano la parte burocratica utile per stilare le citate graduatorie. Queste non sono rese pubbliche ed ogni famiglia è costretta a contattare l’assistente sociale per avere informazioni sul punteggio e sulla posizione assegnata nella lista di attesa a seguito di ogni singolo aggiornamento. Un meccanismo un po’ farraginoso che rappresenta un disagio per molte famiglie che, invece, desidererebbero ottenere le informazioni necessarie attraverso una lista resa pubblica. Ciò a Ravenna non avviene forse per ragioni di riservatezza e di privacy, ma al contempo, a mio parere, contravvenendo al sano principio della trasparenza e della pubblicità degli atti pubblici. Problema che in molti Comuni è stato risolto, come ad esempio in quello di Rimini, attraverso la pubblicazione delle graduatorie in cui sono indicati il codice utente e la relativa posizione in lista di attesa. Così, allo stesso modo anche l’amministrazione comunale di Modena e l’Unione dei comuni del Distretto Ceramico rendono pubblica la graduatoria e i vari aggiornamenti indicando l’identità numerica, ID, legata ad una persona fisica, le preferenze delle case per anziani richieste dall’assistito, ed il punteggio relativo.
Si tratta a mio parere di sistemi trasparenti, pienamente rispettosi delle normative sulla sicurezza dei dati sensibili, ma allo stesso tempo facilmente fruibili dalle famiglie interessate. Gli esempi indicati, forse potrebbero essere utili anche a Ravenna per migliorare i servizi informativi.”