“Purtroppo ancora una volta l’amministrazione comunale ritarda l’’esecuzione dei lavori e pur adducendo motivazioni più o meno plausibili, emergono due dati di fatto: sono troppi i lavori incompiuti e di conseguenza molto spesso i costi lievitano sensibilmente.
I cittadini sono ormai abituati a questo metodo di lavoro inqualificabile, e, oltretutto, spesso questi annosi ritardi non hanno la sufficiente trasparenza comunicativa. E gli esempi di opere pubbliche ‘ incompiute ‘ non mancano, e basta citare nuovamente al nuovo ponte di Grattacoppa (di cui peraltro si è interessato con dovizia di particolari più volte il capogruppo Ancisi), l’ex Caserma “Dante” di via Bixio, i cui lavori del 2018 prevedevano l’apertura al pubblico per l’estate 2021, il nuovo Palazzetto dello sport con esecuzione edile ad intermittenza.
Ma la lista non si fermerebbe qui, e la presente nota vuole puntare soprattutto sul metodo più che sul merito. È comunque intollerabile pensare che l’assessora ai Lavori pubblici comunichi un ulteriore slittamento del complesso di via Bixio al 2024, così com’ è inaccettabile pensare al palazzetto dello sport che sarà inaugurato sine die.
È evidente e in parte comprensibile come spesso i lavori incontrino ostacoli di vario genere, ma questa non può rappresentare la regola generale, e a proposito del metodo, sarebbe cosa molto corretta e giusta un’informazione chiara alla cittadinanza con le motivazioni che portano alla mancata conclusione dei lavori, con conseguenti aumenti dei costi.
Questa, senza polemica, non è buona amministrazione, e spesso il Comune non adempie al proprio dovere di vigilare e ricercare le strade per una corretta esecuzione dei lavori applicando le penali necessarie scaturite da inadempienze contrattuali.
La trasparenza, dunque, ed un approccio più rigido e attento nei confronti delle imprese rappresenterebbe un segnale di considerazione e di coinvolgimento davvero importante anche per i cittadini.”