“I dati riferiti all’ incidentalità stradale nella provincia di Ravenna fanno riflettere seriamente. Dalle stime rilevate dall’Osservatorio incidenti stradali della Provincia di Ravenna riferite al primo semestre 2021 sono occorsi 617 incidenti con 719 feriti mentre le vittime della strada sono state 15. La nuova mobilità, vale a dire biciclette elettriche e monopattini stanno creando un preoccupante allarme. Gli incentivi governativi per l’acquisto di monopattini e biciclette elettriche ne favoriscono la diffusione e nell’analisi, seppure non aggiornatissima della mortalità, il 40% delle vittime era in bicicletta o in bici elettrica o in monopattino, rispetto al 26,7% in autovettura e ben 20% a piedi. In questo scenario in cui sono aumentati notevolmente gli incidenti mortali, oltre all’importante azione dei servizi di controllo e le strategie operative proposte dalla Prefettura, siamo ancora lontani dagli obiettivi di sicurezza sulle strade per evitare sinistri, specie quelli mortali. Di qui l’esigenza di un maggiore impegno degli enti locali per migliorare la viabilità in un’ottica di prevenzione e di rimozione delle principali cause.
La questione di per sé molto complessa e delicata, può essere migliorata con monitoraggi e lodevoli studi mirati e strategie operative, ma ormai la situazione è giunta a livelli dimensionali talmente critici obiettivamente difficili da contenere. E la sola istituzione di nuove postazioni fisse di autovelox, come quelli ormai distribuiti a macchia d’olio sul territorio, appare come un fondamentale deterrente ma non è sufficiente per affrontare la questione generale che richiede, invece, strumenti di monitoraggio continui dell’ incidentalità ma subito dopo, politiche più adeguate e incisive di prevenzione e di sicurezza stradale. Cui andrebbero aggiunte azioni concrete e mirate di adeguamento delle infrastrutture e della segnaletica oltre ad azioni di controllo e di educazione stradale con lo scopo di contrastare la velocità non solamente finalizzato a fare cassa per gli enti locali. Gli incidenti mortali che ogni giorno riempiono la nostra cronaca locale impongono un serio approccio di adeguamento infrastrutturale delle strade prevalentemente strette e prive di adeguati dispositivi di sicurezza. Occorre, infine, un coordinamento più incisivo fra gli enti interessati – Regione, Anas, Provincia, Comuni – per affrontare seriamente il tema della viabilità anche sotto il profilo degli investimenti e degli adeguamenti degli assi stradali.”