“Start Romagna ha trovato una soluzione geniale rispetto ai numerosi disguidi del trasporto ravennate, e certamente i cittadini fruitori del servizio esprimeranno un sincero plauso all’azienda. Come si ricorderà, da alcuni anni Start Romagna si trova in grave sofferenza organizzativa e operativa sul fronte delle risorse umane per la mancata assunzione di autisti e per queste ragioni l’efficienza del sistema è seriamente compromessa. Inoltre, si è instaurato fra il personale forte demotivazione in un clima aziendale non certo positivo. Con riflessi e ripercussioni serie sui servizi. La situazione, poi, in questi ultimi mesi è degenerata sensibilmente, e oltre ai consueti casi di insicurezza degli autisti dovuta a passeggeri spesso violenti, si aggiunge un forte sovraccarico di lavoro che costringe gli autisti a turni massacranti e a frequenti straordinari, principali cause di stanchezza psicofisica e abbassamento della concentrazione, oltre ad un’evidente frustrazione. L’azienda dei trasporti, dunque, a questa situazione imbarazzante, risponde con una soluzione di grande responsabilità. Vale a dire la soppressione definitiva per tutto il periodo estivo di alcune corse, proprio per venire incontro al proprio personale e soprattutto ai passeggeri, e ultimamente addirittura ‘gioca’ sulla frequenza di alcuni autobus, allungando, cioè , i tempi di attesa alle fermate.
Sono stati pubblicati bandi per reclutare nuovo personale a tempo determinato, ma da molto tempo non si fanno nuove assunzioni per fronteggiare la disperata situazione del trasporto pubblico, preferendo sopprimere alcune corse, o come già detto, allungando i tempi di attesa. Una scelta di ottimizzazione gestionale e di grande responsabilità nei confronti soprattutto degli utenti e dei soci che formano la compagine societaria, a cominciare dai dai principali come Ravenna Holding, Rimini Holding, L.T. Romagna Holding di Forlì-Cesena che si sono dimostrati indifferenti rispetto ad una gestione preoccupante. Possibile che il maggiore azionista, Ravenna Holding con il 24,50%, in cui avvengono tutti questi disservizi non possa intervenire energicamente? Tutto tace e prevale il perdurante disservizio a discapito della collettività. E ci si interroga se davvero la ricetta risolutoria delle criticità consista nell’abolizione delle corse o la riduzione delle frequenze degli autobus!? Questa è la scelta per il rilancio di Start Romagna?“