“È di questi giorni la notizia che il Comune ha affidato il lavoro di messa in sicurezza dell’ex Caserma Dante Alighieri con un nuovo intervento di euro 145.223,89. Come noto, si tratta di un’ opera iniziata nel 2018 e che ancora non vede all’orizzonte una sua definitiva conclusione, con l’aggravante che le spese sostenute per il recupero dell’area sono in continuo aumento. Un chiaro esempio di cattiva gestione della cosa pubblica, senza, peraltro,  che si possano intravedere soluzioni definitive e rassicuranti. L’apertura dell’area in questione, infatti,  viene sistematicamente rinviata e naturalmente aumenteranno anche i costi  che difficilmente si limiteranno ai preventivati 3 milioni di euro. Tra l’altro le immagini attuali del parco descrivono molto bene una situazione totalmente abbandonata con il vialetto e le parti in cemento letteralmente sommerse da una vegetazione incolta che alla fine non richiederanno il semplice sfalcio dell’erba o un’ indispensabile pulizia generale ma un lavoro ben più importante e oneroso. A cui si aggiunge,  – come si legge nel documento del Comune, – la realizzazione di nuovi percorsi, con ulteriori aggravi di spese. Una sorta di pozzo di san Patrizio molto oneroso e con continui lavori e aggiustamenti  in corso d’opera che ne allungano sensibilmente i tempi di conclusione del comparto in parola.  Ma da ottobre 2023 tutto tace, l’incuria imperversa, i costi aumentano sensibilmente e l’apertura non s’intravvede nemmeno all’orizzonte, come si trattasse di una prassi assolutamente normale!”

Gianfranco Spadoni (Lista per Ravenna)