Ritengo sia doveroso un ringraziamento pubblico a chi si è letteralmente speso per affrontare un flagello terribile come il Covid che, tuttora, non ha perso la sua aggressività. Non è possibile ricordare tutte le persone attive già da alcuni anni a supporto dei pazienti, perché in realtà sono davvero tanti i medici, gli infermieri e il personale sanitario ospedaliero impegnato con turni massacranti per svolgere la loro funzione essenziale. Si è trattato di un’attività di collaborazione sinergica fra professionisti nel delicato compito di affrontare una grave situazione pandemica, nel solo unico obiettivo di salvare le vite umane. Certo non sono mancate i disguidi, le lacune, i disservizi, le criticità, ma il personale non ha mai abbandonato il campo di battaglia e si è sempre reso disponibile.
Torno a ripetere che il mio è un ringraziamento esteso alla collettività, nessuno escluso, tuttavia desidero esprimere il sentimento di vera gratitudine alla direttrice del Dipartimento di Igiene pubblica, Raffaella Angelini, che, d’intesa con il direttore generale Tiziano Carradori, con abnegazione ha retto un lungo e duro periodo di lavoro organizzativo e manageriale senza precedenti. Oltre alla fatica fisica si aggiunge quella mentale per la delicata organizzazione e gestione di una grave pandemia diffusa su tutti i territori.
Ritengo sia giusto segnalare le inefficienze e le criticità del sistema sanitario, ma altresì appare doveroso dare atto a coloro che non hanno solo compiuto il proprio lavoro ma hanno sacrificato tempo e risorse personali.