“La società Trenitalia e Tper, sostenuta rispettivamente dalle regioni Piemonte e Emilia Romagna, ha attivato un nuovo treno denominato “Rock” in vigore da sabato 18 scorso fino all’ 11 settembre per collegare appunto i territori ai piedi delle alpi alla riviera romagnola. Un’ iniziativa importante in grado di fare sistema fra zone geografiche diverse, proprio per valorizzare la tipicità e le peculiarità delle offerte, dei singoli prodotti e delle risorse che caratterizzano le varie località. Il treno in partenza da Torino ferma ad Asti, Alessandria, Voghera per poi arrivare a Rimini, Riccione Misano e Cattolica, ma purtroppo ancora una volta Ravenna non è tenuta in considerazione, con grave pregiudizio per le nostre offerte balneari, culturali, ambientali e gastronomiche. In altre parole Ravenna è e resta isolata da un sistema ferroviario che la stessa regione emiliano romagnola pare avere dimenticato. L’avvio del treno Rock poteva rappresentare, insomma, una buona occasione per potenziare il nostro turismo, migliorando e ampliando i collegamenti ferroviari di cui il capoluogo ravennate è, da sempre, deficitario e totalmente inadeguato. Peraltro viene spontaneo chiedersi se Ravenna non sia alla stessa stregua di Misano Adriatico (popolazione 13.187) o, ancora, la città bizantina non possieda i requisiti e l’attrattività sufficienti per fare sostare Rock per soli quindici minuti nella nostra città.
Ravenna, nonostante questi miglioramenti sul piano del trasporto ferroviario, come nel caso del collegamento in oggetto, continuerà a soffrire di un perdurante cronico isolamento causa una rete ferroviaria ormai ferma ai primi del Novecento, ma certamente oggi non più adeguata.”