Tento di farmi voce di un forte disagio avvertito da alcuni operatori del centro storico. Nel merito, le attività commerciali avvertono un’evidente sofferenza dovuta principalmente ad una serie di oggettive difficoltà che, sommate, determinano l’agonia e la conseguente morte del piccolo commercio. I costi esosi degli affitti dei locali, l’eccessivo carico della fiscalità, non ultima quella locale a cominciare dall’ occupazione suolo pubblico, dall’imposta di pubblicità su insegne e tende, dei permessi di circolazione, cui va aggiunto il gravoso peso delle utenze, affossano la piccola impresa commerciale in genere strutturalmente ed economicamente non sufficientemente in grado di affrontare le insidie del mercato. La risposta dell’amministrazione comunale per quanto di sua competenza, non è la consapevolezza e la preoccupazione di vedere tanti esercenti che chiudono bottega e assistere alle tante saracinesche chiuse, alle luci spente delle vetrine, all’abbandono delle attività per mancata sostenibilità, ma puntare, invece, sulla continua autorizzazione all’ apertura di nuove grandi superfici di vendita che ormai hanno caratterizzato il settore commercio della nostra città. D’altra parte, però, nelle grandi strutture commerciali non esiste il parcheggio a pagamento, si può restare a lungo a fare shopping senza avere il fiato sul collo per timore delle contravvenzioni, e, inoltre, non ci sono zone a traffico limitato: vantaggi non di poco conto!
Si aggiunge, poi, un’altra questione tutt’altro che marginale, ossia, si sono susseguiti vari provvedimenti da parte del Comune per disciplinare meglio la consegna delle merci nel cuore cittadino, ma anche questi si sono rivelati restrittivi e poco flessibili non solo per i corrieri ma anche per i negozianti in possesso dei contrassegni per il trasporto merci ‘TM.’ In pratica se si sfora di qualche minuto gli orari imposti, vale a dire 3 -10 e 14-16 il controllo automatico Sirio che è stato potenziato per l’occasione, sarà inflessibile. Anche in questo caso il provvedimento non gioca certo a favore dei commercianti, ma va a rendere ancor più difficile la loro abituale attività. Ci si chiede, dunque, perché non si sono mai sperimentati sistemi di logistica integrata, terminal della base logistica con apposite aree di carico e scarico nel contesto di mobilità e trasporti. Esistono studi al riguardo e sperimentazioni con esito positivo, come ad esempio nel comune di Lucca, perché non praticare qualche azione innovativa per salvare il centro dall’isolamento? Perché l’amministrazione comunale tende sempre a penalizzare gli operatori insediati nel cuore urbano, mentre è così permissivo con la grande rete distributiva?