” Il vicesindaco con delega assessorile alla Polizia municipale pone l’accento sull’investimento dell’amministrazione comunale di installare nuovi box per gli autovelox sparsi un po’ su tutto il territorio. Un’iniziativa certamente valida soprattutto sul piano del freno alla velocità che spesso rappresenta la causa principale degli incidenti sulle nostre strade. Va riconosciuto, quindi, come tali dispositivi rappresentino uno dei modi più incisivi per moderare la velocità, anche se la questione in generale si presta ad alcune osservazioni. La prima attiene al metodo nel senso che questi box in buona parte sono scatole vuote prive dell’apparecchio misuratore di velocità che viene spostato da un posto all’altro e di qui l’esigenza di aumentare il numero dei dispositivi per rilevare, appunto, la velocità. Senza un investimento adeguato di tali apparecchiature, infatti, si rischia di limitare sensibilmente l’effetto concreto dell’intervento di dissuasione e di prevenzione. Ed oggi la situazione è proprio questa con una mappatura estesa di box ma in larga parte privi di rilevatori di velocità. In secondo luogo questi sistemi rappresentano un introito importante per la cassa degli enti locali e si confida, almeno, che parte delle somme siano destinate per spese per la sicurezza stradale, acquisto di strumenti, assunzione di personale ed altri investimenti a specifica destinazione sul comparto della prevenzione e della sicurezza stradale. Di concerto servirebbe anche una visione più complessiva e articolata in grado di coinvolgere maggiormente il Corpo di Polizia urbana con compiti di educazione, prevenzione e controllo. L’attività della Polizia municipale può essere solo supportata e non sostitutiva dei misuratori di velocità su strada. Al Corpo competono azioni preventive e pedagogiche fondamentali per il rispetto del Codice della strada.”