“L’area ex Sarom privata ormai delle due torri Hamon simbolo della storia e dell’archeologia industriale cittadina ha già una sua nota destinazione d’uso del tutto opinabile anche se non si può non disconoscere l’indubbia utilità rappresentata dal nuovo impianto fotovoltaico che  andrà ad occupare l’area in questione.

Area che si inserisce in questo contesto cittadino prossimo alla suggestiva Darsena e allo stesso tempo a ridosso della principale strada che conduce ai nostri lidi. Un ampio spazio quello dell’ex Sarom  che effettivamente con un po’ di lungimiranza poteva essere valorizzato con una destinazione d’uso  più appropriata e maggiormente funzionale alle attività del porto ma allo stesso tempo ragionevolmente coerente con le esigenze della città e di quel comparto anche attraverso una progettazione adeguata sul versante dei collegamenti, così carenti e inadeguati anche in funzione del porto.  In altri termini con una destinazione d’uso più consona  ad una città come la nostra, l’area in oggetto poteva rappresentare un’ottima opportunità di miglioramento dei collegamenti a vantaggio dell’economia industriale e portuale nonché turistica evitando, come si sta delineando, un ammasso di lamiere antiestetiche che saranno davvero un pugno nello stomaco.

Oltretutto non sarebbe fuori luogo riservare  uno spazio ben visibile per realizzare una versione grafica illustrata delle due torri e con loro, una parte significativa della storia industriale cittadina, proprio per evitare la rimozione  non solo materiale dei due  manufatti,  ma soprattutto quella mentale.

La storia non si può cancellare e noi tutti abbiamo il dovere  di non dimenticare, e più che mai in questa zona l’aspetto paesaggistico ambientale dovrebbe rappresentare un elemento imprescindibile. Qui  numerose famiglie sono cresciute con il lavoro della Sarom, la città e l’economia locale hanno assistito alla crescita economico  industriale di questo polo con benefici innegabili per la collettività la comunità: una serie di elementi valoriali  che rischiano la stessa  fine delle torri abbattute.

Temo, purtroppo, che gli obiettivi dei portatori di interesse, prevalgano sul bene comune!”

         

                                                                                                                     Gianfranco Spadoni

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