“La nuova lottizzazione di 70 mila metri quadrati tra il canale Lama e viale Europa con destinazione direzionale, esercizi e commerciale oltre ad attività di natura socio sanitaria, a un giudizio pur superficiale, appare davvero insensata e fuori luogo”. A dirlo è Gianfranco Spadoni, consigliere di Lista per Ravenna.

Spadoni ricorda le alluvioni dell’ultimo anno e mezzo: “Alla luce degli eventi catastrofali del 2023 e ’24, la nuova colata all’orizzonte richiederebbe un momento di attenta riflessione da parte dell’amministrazione comunale. Soprattutto perché Ravenna credo abbia bisogno di tanti provvedimenti ma non certo di ulteriore cementificazione, essendo peraltro, fra i comuni con maggiore consumo di suolo. Oltre a questo aspetto non certo di secondo piano, vi è un altro elemento che purtroppo negli ultimi anni ci ha toccato da vicino, ossia il cambiamento climatico e la palese situazione che attiene la fragilità del territorio assolutamente inadatto a sopportare eventi alluvionali come quelli che si sono manifestati ultimamente. La natura ci ha presentato un drammatico conto con gravi ripercussioni a discapito di tante famiglie e attività economiche e per questo stupisce come le giunte delle istituzioni locali non abbiano fatto tesoro di tali segnali verosimilmente non isolati. E specificamente alla nuova espansione urbanistica, non si tiene in alcun conto della vicinanza dello scolo Lama, il quale durante l’inondazione del 2023 aveva raggiunto livelli così alti al punto di bloccare il traffico e interrompere l’attraversamento del ponte di via Romea sud”.

Secondo Spadoni: “Il rischio idrogeologico e idraulico in questa zona rappresenta un pericolo costante, per questo richiederebbe valutazioni più attente e responsabili. Se non si trattasse di un argomento molto serio e che genera in tutti noi particolare sgomento, si giustificherebbe una nuova lottizzazione realizzata solo su palafitte per scongiurare, appunto, il pericolo dell’ allagamento! Al di là, tuttavia, di questa battuta un po’ forzata, il buon senso suggerisce un momento di riflessione prima di stendere nuovo cemento in quella zona tenuto conto, come si diceva, anche del pericolo idrogeologico”.