Le mappe acustiche contenute nel ‘Piano d’azione relativo agli assi stradali’ di competenza della Provincia prendono in esame le principali arterie stradali con flussi di traffico elevato. Come si ricorderà, tali mappe hanno consentito alla Provincia di Ravenna di compiere un’analisi del piano di azione esistente con lo scopo di abbattere il rumore migliorando la situazione in aree dove l’esposizione dei residenti è ritenuta elevata o particolarmente soggetta a inquinamento acustico. Strettamente legata al tema dell’inquinamento acustico, vi è una seconda questione altrettanto importante, cioè quella della sicurezza stradale: e anche qui ci viene in soccorso una rilevazione degli incidenti che, stando all’Osservatorio sull’incidentalità pare abbia subito un aumento dei sinistri pari al 15,13% del 2016 rispetto all’anno precedente, mentre per l’anno 2017 e per il primo trimestre 2018 il numero di sinistri non dovrebbe essere in crescita. Di contro, tuttavia, si è registrato un serio aumento degli incidenti con esito mortale. In questo scenario non si può non rilevare l’importante azione dei servizi di controllo e le strategie operative proposte dalla Prefettura, tuttavia, ancora siamo lontani dagli obiettivi di sicurezza sulle strade per evitare sinistri, specie quelli mortali.

La questione di per sé molto complessa e delicata, può essere migliorata con monitoraggi e lodevoli studi mirati e strategie operative, ma ormai la situazione è giunta a livelli dimensionali talmente critici obiettivamente difficili da contenere. E la sola istituzione di nuove postazioni fisse di autovelox, come quelli ormai distribuiti a macchia d’olio sul territorio, non è sufficiente per affrontare la questione generale che richiede strumenti di monitoraggio continui dell’ incidentalità ma subito dopo, politiche più adeguate e incisive di prevenzione de di sicurezza stradale. Cui andrebbero aggiunte azioni concrete e mirate di adeguamento delle infrastrutture e della segnaletica oltre ad azioni di controllo e di educazione stradale con lo scopo di contrastare la velocità non solamente finalizzato a fare cassa per gli enti locali. Gli incidenti mortali che ogni giorno riempiono la nostra cronaca locale impongono un serio approccio di adeguamento infrastrutturale delle strade prevalentemente strette e prive di adeguati dispositivi di sicurezza. Stiamo pagando, in altre parole, la prolungata assenza di miglioramenti della rete stradale ferma ancora a oltre cinquant’anni fa, periodi in cui i flussi veicolari erano molto inferiori rispetto all’ elevato carico veicolare attuale.

Occorre un coordinamento fra gli enti interessati – Regione, Anas, Provincia, Comuni – per affrontare seriamente il tema della viabilità anche sotto il profilo degli investimenti e degli adeguamenti degli assi stradali.