Titolo italiano a squadre in serie A2 e promozione in A1 tra le big.. Questo il sogno che si è avverato nel primo venerdì di primavera, per le spadiste del Circolo Ravennate della Spada: Rachele Baruzzi, Alice Casamenti, Beatrice Fava, e la veterana Melinda Mancinelli. Un mix di gioventù ed esperienza che ha pagato da ogni punto di vista.
Sono partite con serenità e leggerezza caricandosi sempre di più e finendo per conquistarsi anche gli assalti più complessi e delicati.
La mattinata era infatti iniziata con un girone non brillante, battendo solo Novara Scherma, ma subendo la sconfitta sia da Forlì che dal Posillipo Napoli. Ma, forse proprio l’orgoglio campanilistico romagnolo potrebbe aver fatto la differenza. Dopo la sconfitta addirittura per 45-33 con Forlì, infatti, la sorte ha assegnato di nuovo Forlì come primo avversario nel turno degli ottavi di eliminazione diretta ed è arrivata una clamorosa rivincita: le ravennati battono le forlivesi 45-39 accedendo ai quarti di finale. Ecco allora l’avversario dei quarti: CUS Catania. Assalto che si complica leggermente nel finale ma che finisce 45-42 per le giallorosse e le porta dritte in semifinale.
Si tira contro Roma Fencing ed è punto su punto: finisce con la vittoria giallorossa per 45-44!
La finale è un altro derby regionale: Circolo Ravennate della Spada contro Penta Modena.
Le quattro moschettiere ravennati fanno la storia e riportano la società di via Falconieri nella spada nazionale che conta vincendo 45-42. La serie A1, nel prossimo anno schermistico, non sarà una passeggiata perchè vedrà competere le squadre dei gruppi sportivi militari che sono composte da atlete in vetta alle classifiche dei ranking internazionali: un motivo in più per investire ancora in allenamenti e crescita.
Molto soddisfatto il Vice Presidente e Direttore Sportivo Alessandro Mucciarella: “La difficile scelta delle componenti della squadra in uno sport individuale come il nostro e in una società caratterizzata da una rosa importante ha dimostrato di essere stata quella migliore. Ringrazio lo staff tecnico con il quale abbiamo condiviso una valutazione accurata non solo sui risultati di ogni potenziale componente ma anche sulla attitudine di ognuna alla gara a squadre che ha specificità molto particolari rispetto alla gara individuale. Trovando l’alchimia giusta abbiamo riportato il Circolo al blasone che merita.”