Una petizione per risollevare il centro storico ravennate a seguito delle numerose chiusure di attività commerciali: oltre mille sono i sottoscrittori cittadini residenti o clienti dei negozi ed esercizi del centro che chiedono un abbassamento degli affitti, parcheggi con tariffe agevolate, interventi strutturali fieristici, valorizzazione delle botteghe ed altro ancora con uno specifico decalogo:
1) “Stop a nuovi centri commerciali – S’impone una moratoria ferrea di questo scenario pazzesco di morte programmata delle piccole e medie imprese commerciali, cimiteriale soprattutto per il centro urbano di Ravenna, anche se colpisce in genere tutte le aree urbanizzate e il forese”
2) “Canoni di affitto agevolati – Si chiede che il Comune convochi urgentemente un tavolo tecnico con l’obiettivo di ottenere dei proprietari degli immobili l’impegno di una sostanziale riduzione dei canoni di affitto dei locali, per un periodo minimo di tre anni, nelle strade e nelle zone e frazioni più colpite dalla chiusura o mancata apertura dei negozi. Il Comune dovrebbe restituire lo sconto praticato, sotto forma di riduzione o taglio di imposte comunali”.
3) “Parcheggi con tariffe agevolate per i lavoratori del centro – Per quei lavoratori che ne dimostrino l’effettiva necessità, servono abbonamenti mensili di costo sostenibile. In ogni caso, va evitato che i lavoratori del centro debbano impegnare almeno una mensilità del proprio reddito annuale da lavoro solo perché, in mancanza di alternative praticabili, devono parcheggiare non lontano dal lavoro”.
4) “Potenziamento dei parcheggi scambiatori, collegati con il centro attraverso bus navetta elettrici frequenti – Dotati di videosorveglianza, toilette e idonea illuminazione, possono attirare anche la clientela proveniente dalle periferie esterne, dal forese, dal litorale o da altri Comuni”.
5) “Segnalazione delle situazioni di degrado da fronteggiare – Al riguardo, occorre avvalersi, in modo strutturato, degli assistenti civici e cittadini volontari, alcune delle cui formazioni già supportano la Polizia municipale”:
6) “Cura programmata e costante dell’arredo, della pulizia e delle aree verdi – Oltre a questa fondamentale attività, occorrono anche incentivi e sostegni per l’installazione di nuove telecamere negli esercizi commerciali, come deterrente contro le “spaccate” e le incursioni predatorie”.
7) “Installare nelle principali vie del centro urbano cartelli multilingua educativi – Possono servire a disincentivare gli atteggiamenti incivili più comuni che depauperano la qualità dei luoghi”.
8) “Strategie per la promozione dell’identità urbana e di grandi eventi – Serve una struttura comunale capace di interagire coi numerosi servizi che, avendo svariate competenze utili, sono cronicamente incapaci di dialogare tra loro, ricercando, con trasparenza, tecnici di alta professionalità”.
9) “Ripensamento sulle distanze minime tra attività concorrenti – Il decreto Bersani le ha eliminate drasticamente, con effetti negativi espressi soprattutto dai troppi frequenti fallimenti di imprese. Appare necessario un ripensamento della legge. Suggeriamo una mozione del consiglio comunale, volta a promuovere al riguardo un’iniziativa legislativa della Regione, a cui la Costituzione riconosce questo potere nei confronti del Parlamento”.
10) “Rafforzare i requisiti di idoneità per la gestione di un’attività commerciale – L’esiguità dei requisiti richiesti è un’altra causa, non secondaria, di nuove imprese commerciali improvvisate, destinate al fallimento. Una riforma della legge anche su tale aspetto può essere compresa nell’iniziativa di cui al punto precedente”.
Primo e secondo firmatario i consiglieri territoriali del Centro Urbano, Stefano Donati (Lista per Ravenna) e Anna Greco (Lega Nord)