Nella mattinata di ieri, con la sottoscrizione dell’accordo tra il Comune di Faenza e i fratelli Calderoni, è stata formalizzata la donazione della Sala in stile neorinascimentale, realizzata dall’ebanisteria Casalini.
Gli arredi costruiti nella storica bottega artigianale faentina secondo le tendenze e gli stili dell’epoca rappresentano una importante documentazione storica dell’artigianato faentino. L’ebanisteria, avviata intorno al 1830, fu infatti una delle più celebri ebanisterie faentine. Rifondata con il nome di Ebanisteria cooperativa Casalini e avvalendosi della collaborazione artistica di Calzi, l’azienda estese la sua presenza in gran parte dell’Emilia. Alla fine della Prima guerra mondiale contava più di cento operai oltre agli impiegati amministrativi.
La sala oggetto di donazione venne premiata con il diploma d’onore all’esposizione internazionale di Bologna del 1888. Temporaneamente conservata in una sala dell’ex archivio di Stato, in attesa del recupero dei locali del Chiostro Grande della Biblioteca, gli arredi possono essere ammirati, su appuntamento, durante gli orari di apertura della biblioteca Manfrediana.