Oltre 13 milioni di euro per i viticoltori dell’Emilia-Romagna che vogliano estirpare e reimpiantare i propri vigneti. A stabilirlo un bando regionale rivolto alle imprese agricole emiliano-romagnole per la ristrutturazione e la riconversione di vigneti per la campagna 2024/25, adatti alla produzione di vini Doc e Igp, valorizzando così i vini di qualità legati al territorio.
La misura, che rientra nel Piano strategico nazionale della Pac 2023-2027, ha tra gli obiettivi quello di rafforzare l’identità delle produzioni e fare un altro passo avanti nell’operazione di rinnovo e modernizzazione delle vigne, oltre a incentivare il ricorso alla meccanizzazione delle coltivazioni abbassando i costi di produzione delle aziende, spesso di piccole dimensioni, e aumentare la competitività sui mercati.
Le richieste possono essere presentate, attraverso il sistema informativo Siag messo a disposizione da Agrea, fino alle ore 13 del 14 giugno 2024.
Il bando
Il bando aumenta il contributo unitario richiedibile da parte dei viticoltori di circa il 33% rispetto lo scorso anno, semplifica le procedure in particolare nella fase di rendicontazione finale del progetto realizzato e migliora la sostenibilità del settore, consentendo il riuso delle strutture di sostegno e riducendo l’uso di concimi, incentivando il ricorso all’analisi del terreno.
Gli imprenditori agricoli singoli o associati, i conduttori di superfici vitate o chi possiede un’autorizzazione al reimpianto possono accedere al bando e fare richiesta di finanziamenti che mirano a dare risposte alle diverse realtà produttive del territorio, dalla collina alla pianura.
Sono previsti diversi tipi di interventi: la riconversione varietale (cioè, il reimpianto di una diversa varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale); la ristrutturazione dei vigneti (intesa come la ricollocazione del vigneto in una posizione più favorevole o il reimpianto con modifiche al tipo di allevamento o sesto di impianto); il reimpianto di vigneti a seguito di estirpazione obbligatoria per ragioni fitosanitarie.
Tutti gli interventi per i quali è richiesto il contributo possono iniziare solo in data successiva alla presentazione della domanda di sostegno: i lavori dovranno essere terminati entro il 10 giugno 2025 oppure il 10 giugno 2026 se richiedono l’anticipo dietro presentazione di una garanzia fidejussoria.