Il sindaco Michele de Pascale, con gli assessori alla Cultura Elsa Signorino e ai Lavori pubblici Roberto Fagnani, ha fatto questa mattina un sopralluogo alla tomba di Dante, dove è in corso da metà aprile un intervento di restauro che si prevede di terminare in agosto, simbolicamente e allo stesso tempo concretamente propedeutico all’avvio delle celebrazioni del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta, che ricorrerà nel 2021.
Attualmente si è conclusa la prima fase di studio, campionatura e analisi di laboratorio delle superfici esterne, ricerche che hanno consentito di mettere in luce il paramento originario, che in parte emerge anche dal disegno dell’architetto Morigia esposto sulla copertura dei ponteggi.
I tecnici della Soprintendenza, a cui viene sottoposto fase per fase l’andamento dei lavori, hanno apprezzato tale risultato che porterà certamente alla realizzazione di un intonaco che per cromatismo e resa materica potrà in qualche modo restituire l’armonia e la morbidezza della copertura originaria.
“Un intervento importante – dichiara il sindaco Michele de Pascale – per gli aspetti di metodo, in linea con gli studi e la diagnostica scientifica più avanzata e che ci sta riservando diverse scoperte e sorprese interessanti.
Con questo progetto operiamo una vera e propria restituzione dell’unica testimonianza materiale che la storia ha lasciato di Dante
La Tomba dà conto dell’esito mortale, ma anche del culto, della memoria e del segno universale del Sommo Poeta”.
Il lavoro che attende ora i restauratori di Arte e Restauro di Ravenna – azienda che vanta un operato ultraventennale e che ha tra l’altro operato nella cappella degli Scrovegni e nel sito di Pompei – è quello di recuperare, attraverso soluzioni tecniche mirate, la leggibilità e la proporzione tonale e riparametrarla al sistema decorativo dei marmi per i quali si stanno ultimando la pulizia e i trattamenti.
“I cittadini ravennati – dichiarano gli assessori alla Cultura Elsa Signorino e ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – stanno manifestando un grande apprezzamento per questo intervento e sono attirati anche dall’eleganza dell’allestimento del cantiere, consona a un intervento di recupero così importante, che sta mettendo in luce il paramento originario della tomba. Naturalmente tutto questo è reso possibile, oltre che dall’impegno dell’Amministrazione, dalla professionalità dei restauratori di Arte e Restauro e dalla proficua e positiva collaborazione con la Soprintendenza”.
Il restauro dunque già da ora è occasione di studio di un monumento importante del sistema del patrimonio ravennate e i risultati di questo studio, le ricerche e la documentazione delle diverse fasi del restauro confluiranno in un prodotto multimediale che verrà messo a disposizione nei locali del Museo Dantesco del quale è in corso l’allestimento, insieme ad altri ausili didattici che consentiranno di approfondire i diversi aspetti della vicenda dantesca.