Sono cento le imprese ravennati coinvolte nella ricerca condotta dal Centro Studi Confesercenti tesa a conoscere l’opinione su questa difficile fase dell’economia. Il questionario è stato somministrato online nei giorni scorsi.
“Le imprese associate – spiega Monica Ciarapica, presidente provinciale della Confesercenti di Ravenna – hanno dimostrato grande senso di responsabilità poiché nonostante la drammatica situazione di questi mesi il 68% degli intervistati ha ritenuto giuste le misure restrittive adottate per contrastare il Covid-19. Il 24% le ha giudicate dannose o poco attente alle esigenze delle imprese. In relazione al rispetto dei protocolli, il 72% afferma che le aziende stanno rispettando i disciplinari, il 20% lo farebbe solo in parte ed il 4% non rispetta le regole. Alta la preoccupazione per un ritorno dell’epidemia. Il 40% crede che il virus potrà tornare, il 12% pensa che non ci sarà una ricaduta ed il 48% non si esprime”. “Il giudizio sulla ripartenza – sostiene Ciarapica – è nel complesso soddisfacente. Il 35% lo valuta buono o ottimo, il 38% sufficiente ed il 27% insufficiente. Occorre tenere conto che i consumatori hanno un atteggiamento prudente, tanto è vero che in questa fase stanno diminuendo i consumi ed aumentando le quote di risparmio. Auspichiamo politiche incentivanti, capaci di far riprendere velocemente la spesa per tornare realmente alla normalità. Utili gli interventi come il “Bonus vacanze”, che tuttavia è eccessivamente complesso da attuare sia per il cliente che per l’imprenditore, costretti a districarsi fra Isee, dichiarazione sostitutiva unica, scaricare la app, ecc. Non riusciamo a perdere l’eterno vizio di rendere tutto burocratico e complicato”.
“Speriamo – conclude la presidente della Confesercenti provinciale di Ravenna – che l’estate possa portare le soddisfazioni che le imprese meritano dopo un periodo doloroso. Anche perché con l’autunno ci troveremo con tasse e tributi da corrispondere, sia quelli correnti che quelli rinviati nei mesi del lockdown. Sarà difficile fare fronte a tutto per cui insistiamo per cancellare definitivamente alcuni oneri e per ridurre gli importi del carico fiscale nel suo complesso”.