I nonni dell’associazione Amare Ravenna partono ogni settembre, ormai da 35 anni, per due settimane di vacanza ad Andalo, un piccolo paese di circa 1.200 abitanti del Trentino, noto per le sue attrazioni turistiche invernali ed estive, dalle piste per sci e snowboard della Paganella ai sentieri per il trekking. A spostarsi è una vera e propria carovana, che quest’anno contava circa 400 presenze, compresi operatori, infermieri e medici costantemente a disposizione delle esigenze sanitarie della comitiva. I partecipanti sono anziani in salute ma non mancano anche i nonni affetti da patologie più o meno importanti. Tutti però sono in grado, grazie alla capillare organizzazione e lunghissima esperienza dell’associazione, di poter godere appieno di un periodo di gioia, condivisione e serenità. Nel corso del tempo si è creato un legame fortissimo e rinnovato sempre con entusiasmo, sia dalla popolazione locale sia dalla rappresentanza ravennate, e seguita con sincero interesse e affetto anche dalle più alte cariche pubbliche dei due comuni coinvolti.
Infatti, il 5 settembre scorso si è tenuto ad Andalo un incontro ormai tradizionale per i nonni in vacanza, introdotto da una messa tenuta dall’Arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, a cui è seguito uno scambio di saluti e doni alla presenza delle rispettive istituzioni comunali, rappresentate dal Sindaco e dal Vicesindaco locali, Alberto Perli ed Eleonora Bottamedi, e dall’ Assessore al Turismo Giacomo Costantini, in vece del Sindaco Michele De Pascale, e dal Presidente del nucleo volontariato dei Carabinieri di Ravenna Isidoro Mimmi, che era presente in segno di solidarietà e vicinanza. “Da otto anni Noi Carabinieri in congedo e simpatizzanti svolgiamo in centro a Ravenna, ininterrottamente, attività di prossimità, controllo e prevenzione di fenomeni di illegalità e degrado civile-ambientale attraverso iniziative statutariamente integrate e sinergiche con l’operato delle Forze di Polizia e Pubblica Amministrazione, che ci ha consentito di istituire con il cittadino e con i “nonni” una rete collaborativa in una sorta di sana e funzionale “complicità” nello individuare le micro-tossine che infettano le regole di convivenza civile, di senso civico e decoro urbano” spiega Mimmi. “Spesso i nonni si confidano con i nostri volontari e mostrano di apprezzare moltissimo l’ascolto e i consigli che a Loro dedichiamo. Stare vicino ai nostri giovani di terza età, incoraggiarli e ringraziarli per quello che fanno è un dovere civico e morale.” La partecipazione a questa manifestazione è una consuetudine anche per il Prefetto di Ravenna Dottor Castrese De Rosa, quest’anno trattenuto purtroppo a Bologna da impegni istituzionali improrogabili. Per questo motivo, negli scorsi giorni, ha organizzato un incontro in Prefettura con una piccola rappresentanza dell’associazione Amare Ravenna, insieme al suo presidente Daniele Perini e allo stesso Mimmi, offrendo loro una visita delle sale affrescate e della Sala degli Stemmi del palazzo della Prefettura. I nonni presenti hanno gradito moltissimo questa iniziativa, un significativo segno di partecipazione e riconoscimento verso una parte della popolazione cittadina sempre più numerosa, il cui benessere è precario a causa della solitudine, della povertà e delle eventuali malattie, e verso cui è sempre più necessario puntare l’attenzione.