“Dopo la prima fase di crisi derivante dal covid 19, durante la quale il sistema della portualità ha funzionato a pieno regime per gestire il transito di tutte le merci necessarie alla sopravvivenza del paese, oggi ( ormai da quasi 2 mesi) in presenza di un blocco quasi totale dei traffici mondiali, la crisi ha investito ed investirà in pieno tutto il sistema portuale anche ravennate almeno per i prossimi mesi (in termini di proiezioni siamo già a settembre 2020)”. È un grido d’allarme quello lanciato dai sindcati di settore di Cisl, Cgil e Uil
Il confronto in sede di Organismo di Partenariato per la Risorsa Mare, svolto nella giornata di ieri (25/06/20) con AdSP Ravenna, Confindustria e le altre associazioni, ha permesso di esaminare a fondo la qualità/quantità della crisi in atto e dei sui prevedibili sviluppi, valutare gli strumenti legislativi necessari da mettere in campo per farvi fronte e rilevarne la necessità di aprire ulteriori tavoli di confronto istituzionali con la Provincia e la Regione Emilia Romagna.
“Il perdurare di questa situazione necessita di un tavolo Regionale per verificare quali strumenti aggiuntivi mettere in campo per rispondere, in maniera corretta, alla gravissima crisi in corso, vista l’esiguità degli interventi “nazionali”.
La tutela strategica, del lavoro nella portualità ravennate, passa anche da stringenti misure che permettano alle imprese e ai lavoratori di traguardare una sponda che, ad oggi, non si vede.
È urgentissimo un tavolo di confronto, perché la qualità degli interventi e delle scelte potrà determinare il futuro per migliaia di lavoratori e di famiglie della nostra provincia”.