L’otto aprile Cgil, Cisl, Uil, unitamente alle categorie dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil Pensionati, si sono confrontati con il Comitato di Distretto di Ravenna per una prima valutazione degli interventi organizzativi messi in campo per affrontare l’emergenza epidemiologica da coronavirus, con particolare attenzione ai servizi territoriali rivolti alla popolazione anziana e/o affetta da disabilità.
In una fase caratterizzata dalla focalizzazione dell’attenzione sulle strutture sanitarie per la fortissima pressione che subiscono in relazione al diffondersi del contagio, Cgil, Cisl e Uil hanno ritenuto strategico allargare lo sguardo sull’insieme delle misure che sono state adottate per accompagnare le persone più fragili, assicurando continuità e rimodulazione degli interventi ordinariamente previsti, ove necessario e possibile, ed analizzare i percorsi attivati ed in corso di predisposizione per ridurre il rischio di contagio nelle strutture residenziali.
L’insieme dei servizi e degli interventi sottoposti a revisione organizzativa ha evidenziato come nella fase dell’emergenza si siano ulteriormente sviluppate reti relazionali fra gli attori dei servizi istituzionali, dei soggetti gestori, delle associazioni, del volontariato che, poggiando su una robusta strutturazione dei servizi territoriali, ha permesso di agire tempestivamente, in una logica di collaborazione e proattività per assicurare tutela ai più fragili.
Cgil Cisl Uil ritengono che l’esperienza positiva che si sta costruendo in queste settimane debba essere un patrimonio che andrà valorizzato e consolidato anche in futuro per una sempre maggiore capacità dei servizi territoriali di rispondere ai bisogni della popolazione fragile.
Nello specifico sono state affrontate le problematiche derivanti dalla chiusura dei centri diurni per anziani e disabili, con la necessità di fornire supporto telefonico agli utenti ed alle famiglie, in particolare a fronte di patologie connesse al disagio cognitivo. Per adulti affetti da grave disabilità, in casi particolari ed in collaborazione con i soggetti gestori dei servizi, è stato riprogrammato l’intervento educativo individuale in modo da proseguire l’accesso in struttura per un tempo limitato ed in sicurezza, sia per gli utenti e per gli operatori. Per un elenco ristretto di priorità è stato inoltre assicurato il supporto alla didattica on line.
Per quanto concerne il rischio di diffusione del contagio nelle strutture residenziali per anziani, la Direttrice del Distretto ha illustrato le azioni intraprese precocemente, avendo individuato quale fattore di rischio rilevante la dimissione ospedaliera di pazienti provenienti da Case Residenza Anziani. A questo scopo, in ogni Distretto della provincia di Ravenna è stato istituito un Nucleo Osservazionale, con funzioni di filtro per i dimessi dall’ospedale, prima del rientro alla CRA di provenienza e per i nuovi ingressi in CRA. Il nucleo di Ravenna, attivato nella struttura Galla Placidia con 20 posti, è operativo da lunedì scorso. L’inserimento di questa nuova struttura intermedia nel percorso di assistenza degli anziani consente anche di potenziare elementi di flessibilità per consentire più ricoveri temporanei, utilizzando temporaneamente i posti rimasti liberi nelle strutture residenziali durante il transito nel Nucleo Osservazionale.
Inoltre tutte le strutture residenziali (CRA, comunità alloggio, private o accreditate) sono tenute, secondo una procedura codificata ed a giorni alterni, al monitoraggio in raccordo con l’Ausl rispetto all’insorgere di casi sospetti di contagio.
Anche alle Case famiglia, che sul territorio ravennate rappresentano una realtà significativa, sono state fornite istruzioni operative per una rilevazione precoce di sintomi riconducibili all’epidemia affinché eventuali casi sospetti vengano immediatamente presi in carico dal medico di medicina generale, con l’avvio del percorso definito dal Dipartimento di Salute Pubblica.
Infine l’Ausl monitora le giacenze dei dispositivi di protezione individuale e dei prodotti per la disinfezione per tutte le strutture del territorio. Dopo una prima fase di carenza generalizzata, ora dispone di scorte che, una volta assicurato il fabbisogno ospedaliero, vanno in distribuzione a partire dalle CRA e dalle strutture per disabili, fino alle case famiglia ed ai gruppi appartamento, secondo un modello che è in fase di definizione e che si avvale di tutte le fonti di approvvigionamento disponibili.
Cgil, Cisl, Uil, unitamente alle categorie dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil Pensionati, apprezzando l’articolazione degli interventi e la disponibilità al confronto espressa dalla Presidente del Distretto Valentina Morigi e dagli assessori di Cervia e Russi presenti all’incontro, auspicano il proseguimento dell’azione di contenimento che sarà ancora più delicata a fronte del progressivo incremento delle dimissioni ospedaliere e sono impegnate a segnalare, in una logica di piena collaborazione, ogni criticità che dovesse insorgere in relazione ai percorsi illustrati.