Fingere di aver subito un danno da un incidente stradale, che in realtà non è mai avvenuto, o avvenuto con modalità differenti rispetto a quelle denunciate, può portare svariate conseguenze, sia sotto l’aspetto civile che penale. È ciò che deve aver capito a sue spese un faentino, classe 1966, che ha richiesto un intervento di una pattuglia della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina per i rilievi di un sinistro stradale avvenuto: l’uomo ha raccontato di essersi scontrato contro un capriolo che gli avrebbe attraversato la strada in maniera repentina nelle vicinanze del cimitero di Celle. Secondo il racconto, l’incidente sarebbe avvenuto proprio in prossimità di un cartello che segnalava il passaggio di animali selvatici.

Gli agenti intervenuti, abituati a ricostruire le dinamiche di veri incidenti stradali, anche mortali, hanno subito notato una serie di particolari che non corrispondevano nel racconto dell’uomo e con l’aiuto delle telecamere di videosorveglianza hanno accertato poi che il veicolo era già diversi giorni che girava per Faenza danneggiato. Inconsapevoli dei riscontri delle forze dell’ordine, pochi giorni dopo l’uomo ha presentato richiesta per ottenere il rapporto della polizia municipale, per poter richiedere il risarcimento dei danni da parte della sua assicurazione. L’uomo a questo punto è stato convocato in Comando dove gli è stata notificata invece la denuncia per false dichiarazioni a pubblico ufficiale e per aver simulato un incidente mai avvenuto, distogliendo così una pattuglia dal servizio di vigilanza.