In merito alle proteste circa la possibilità di spostarsi per turismo verso l’estero, in un momento in cui la filiera nazionale è chiusa e messa in difficoltà dai blocchi della mobilità, “emerge ancora più forte che il turismo italiano e la sua filiera debbano essere rafforzati nella considerazione del Paese e di chi lo governa. Sarebbe ora che si studiassero strumenti incentivanti la domanda interna che vadano oltre il periodo covid”.

A chiederlo è Laura Sillato, Presidente di CNA Turismo e Commercio Ravenna

 

“Per rafforzare la domanda interna e promuovere sempre più il nostro bene più importante, l’unicità dell’Italia, il suo patrimonio artistico, culturale, naturalistico e storico, spesso schiacciato nell’immaginario di molti connazionali da mete più esotiche, occorre immaginare misure che diventino strutturali come il bonus vacanze o altre forme di sgravi per viaggi nazionali.

 

Iniziative di questo tipo, oltre ad aiutare il settore anche nel post pandemia, con ricadute positive per tutta la filiera e per lo Stato italiano, servirebbero anche a mettere in evidenza il valore culturale che riveste il turismo per la crescita delle persone, rendendolo anche accessibile a più fasce sociali possibile.

 

Anche l’Unione Europea deve fare la sua parte per il rilancio del turismo comunitario verso il nostro Paese; dobbiamo pensare anche al futuro delle nostre città d’arte, grande e primario attrattore del turismo nazionale.

Per questo sosteniamo la proposta di istituire un quadro unitario per il rilascio, la verifica e l’accettazione dei certificati di vaccinazione all’interno dell’UE, una sorta di “certificato verde digitale” contenente tutte le informazioni fondamentali, necessarie per garantire sicurezza a tutti e favorire il ritorno dei turisti stranieri verso l’Italia.

Le azioni di oggi guideranno la rinascita: è importante non sbagliare”.