Oltre 60 agricoltori formati in pochi mesi da Coldiretti Ravenna per contrastare la proliferazione della fauna selvatica che sul territorio sta mettendo a repentaglio reddito aziendale, tenuta occupazionale, ma anche sicurezza sanitaria ed ambientale.
Nell’ambito dell’istituto dell’autodifesa, Coldiretti ha avviato un percorso formativo specifico per imprenditori proprietari/conduttori di fondi agricoli con l’obiettivo di abilitarli al controllo della fauna (in particolare storno, ghiandaia, cornacchia, colombo, cinghiale e nutria). Gli agricoltori così formati, grazie all’intervento dell’esperto dall’esperto in materia faunistico-venatoria Roberto Tinarelli, sono ora in possesso dell’abilitazione da ‘coadiutori per la gestione dei piani faunistici e di controllo delle specie nell’ambito delle proprie aziende’.
“In pratica – spiega Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti Ravenna – ora gli agricoltori che hanno ottenuto l’attestato sono autorizzati ad affiancare Atc e Polizia provinciale nelle operazioni di auto-difesa e contenimento della fauna selvatica, un altro importante passo avanti nel controllo della proliferazione di specie come cinghiale e nutria che oltre a devastare i raccolti rappresentano pericoli in ambito sanitario, pensiamo ad esempio al rischio di diffusione della peste suina, ma anche alla salvaguardia ambientale e in particolare alla tenuta idrogeologica del territorio che passa ovviamente dalla tutela delle arginature fluviali”.
La nuova formazione all’abilitazione promossa da Coldiretti, che proseguirà nei prossimi mesi con l’istituzione di nuovi corsi, rende dunque l’imprenditore agricolo una risorsa importante anche a livello sociale nel quadro della più ampia tutela dell’equilibrio faunistico del territorio con un occhio di riguardo per la difesa delle produzioni, dell’ambiente e a tutto vantaggio anche della sicurezza delle popolazioni residenti.