Si è svolto a Nizza l’8 e il 9 aprile il secondo incontro del Parternariato Europeo per la Sicurezza nei luoghi pubblici di cui l’Unione della Romagna Faentina è fra i partner fondatori. Obiettivo dell’incontro, sviluppare la discussione sui contenuti del Documento di Sintesi – c.d. “Orientation Paper” – sulla sicurezza negli spazi pubblici e sui tre focus principali che sono stati individuati: progettazione urbana, tecnologie per città smart e sicure, gestione e condivisione degli spazi pubblici.
Il Parternariato europeo sulla Sicurezza urbana è stato costituito nel novembre 2018 nell’ambito dell’Agenda Urbana dell’Unione Europea ed è composto dalla città di Nizza che lo coordina insieme alla città di Madrid e al Forum Europeo per la Sicurezza Urbana, dalle città Helsinki, Lilla, Mechelen, Riga, Torun, dall’Unione della Romagna Faentina, dalla Regione di Bruxelles Capitale e dalla Regione Toscana dal Ministero Croato per le infrastrutture e la programmazione, il Ministero dei Trasporti della Repubblica Ceca, a cui si aggiungono la Banca Europea per gli Investimenti-BEI e l’associazione Eurocities. Il coinvolgimento della Romagna Faentina rappresenta un riconoscimento significativo per l’impegno di questi anni a favore della sicurezza sul territorio che pur diverso dalle aree urbane tradizionalmente intese – aspira ad un forte presidio del tema della sicurezza dei propri cittadini.
Attraverso le attività del Parternariato che proseguiranno fino al 2022 si intende contribuire ad affermare il ruolo chiave che le autorità locali urbane svolgono sul tema della sicurezza in Europa, favorire la condivisione di conoscenze e lo scambio di buone prassi sui temi della sicurezza, proporre revisioni e sviluppi normativi e anche definire nuovi schemi di finanziamento a livello europeo per sostenere e finanziare nuove iniziative e azioni innovative.
Per l’amministrazione comunale. “Il lavoro che stiamo facendo da oltre due anni per migliorare la sicurezza per i cittadini del nostro territorio inizia a dare risultati; i cittadini che partecipano ai gruppi di vicinato si sentono più sicuri e più partecipi della comunità. Vogliamo condividere questa esperienza con altre realtà in Europa affinché possano trarre beneficio da quanto abbiamo sperimentato ma soprattutto vogliamo dare voce alle esigenze dei territori”.
Il percorso prevede 4 fasi: una prima fase di definizione del campo di applicazione con la definizione delle priorità e del Documento di Sintesi; una seconda con la definizione di azioni concrete complete di raccomandazioni per la realizzazione; una terza fase che prevede un’ampia consultazione a livello europeo per la definizione di un Piano d’Azione europeo per la sicurezza urbana e una quarta fase destinata all’attuazione del Piano d’Azione a livello nazionale locale e internazionale.
Entro il prossimo mese di giugno terminerà la predisposizione del Documento di sintesi e si concluderà la prima fase del percorso