Ha avuto luogo nei giorni scorsi, a Ravenna, la seconda edizione della “formazione sul campo” rivolta a professionisti delle varie Ausl d’Italia nelle cui regioni è presente un porto. L’iniziativa, nata in seno al Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro (nel gruppo di lavoro denominato “Porti e navi) e organizzata dall’Unità operativa “Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” dell’Azienda Usl della Romagna, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti delle regioni d’Italia, isole comprese, dove sono presenti realtà portuali. Al progetto hanno partecipato tecnici della prevenzione, ingegneri, chimici e medici del lavoro delle varie Ausl, che effettuano funzioni di vigilanza sul territorio di competenza.
Nello specifico, i partecipanti hanno avuto modo di apprendere, sul campo, quelle che sono le procedure e l’organizzazione del lavoro, nonché le soluzioni tecniche adottate, relativamente alla prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori nel corso delle operazioni di imbarco e sbarco di merci sfuse, mostrando un particolare interesse in merito al cosiddetto “Piano Specifico per la Sicurezza”, un documento relativo alla valutazione dei rischi che viene redatto per ogni singola nave che effettua operazioni di imbarco o sbarco e merci e che deve prevedere tutte le misure si prevenzione e protezione da porre in atto nelle diverse fasi di lavoro, ivi comprese le soluzioni connesse alla viabilità di banchina e all’interfaccia nave/banchina.
All’iniziativa sono state coinvolte la SAPIR S.p.A., la Cooperativa Portuale Soc. Coop., l’Eurodocks S.r.l. e il Gruppo Setramar; tutte le aziende si sono dimostrate particolarmente interessate e disponibili ed hanno ospitato presso i rispettivi terminal i partecipanti collaborando attivamente per la buona riuscita dell’evento.
Inoltre venerdì scorso, il direttore dell’Unità operativa “Prevenzione Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” di Ravenna, dottor Gianpiero Mancini, invitato a Trieste al Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro, ha presentato una relazione dal titolo “L’organizzazione della prevenzione nel porto di Ravenna”. Il suo intervento ha illustrato gli interventi di prevenzione messi in atto nell’area portuale di Ravenna: oltre ai controlli sono stati posti in evidenza e descritti diversi documenti di indirizzo per la valutazione dei rischi correlati alle attività portuali, molti dei quali predisposti con la fattiva collaborazione di imprese, rappresentanti dei lavoratori di sito e degli altri Enti coinvolti nell’organizzazione e prevenzione nel porto, in particolare Autorità di Sistema Portuale e Capitaneria di Porto.