“Credo che quanto affermato dall’amico e collega Enzo Fiorentino, della segreteria provinciale Sap di Ravenna, sia lo spaccato di una triste realtà estremamente fondata”. Scrive in una nota stampa l’Onorevole Gianni Tonelli, deputato per la Lega e Segretario Generale Aggiunto del Sap, il Sindacato Autonomo di Polizia.
“Questo è il colpo di coda di una politica infausta realizzata dai precedenti governi che hanno continuamente tagliato sulla sicurezza e che hanno debilitato l’intero apparato in tutto il Paese. Ravenna non si sottrae a questo destino, ma per fortuna, in questa legge di bilancio, vi è stata un’inversione totale di tendenza. Non dobbiamo dimenticare che nel luglio 2016, la Legge Madia, aveva pianificato il taglio di 45.000 uomini nelle Forze dell’Ordine, mandando al collasso operativo il sistema e costringendo le varie forze di polizia a programmare la chiusura di una infinità di uffici. A Ravenna ad esempio, è stata abolita la squadra nautica e dovrà essere smantellata; era prevista la chiusura del nucleo di Polizia Postale e altri uffici di polizia stradale, compreso il commissariato di Lugo di Romagna. Questa finanziaria invece ha stanziato, con un’inversione totale di tendenza e con l’attenzione e pressione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, 700 milioni di euro proprio per il comparto sicurezza, prevedendo, per i prossimi cinque anni, l’assunzione straordinaria di 6150 operatori nelle forze di Polizia. In questo modo, il Governo ha avuto la possibilità di bloccare la chiusura degli uffici su tutto il territorio nazionale, Ravenna compresa, e cercheremo di fare in modo che la zona del porto non venga completamente abbandonata con la definitiva chiusura già disposta, della squadra nautica, inglobandola nell’UPGS, per consentire al Questore, autorità provinciale di P.S., di avere un controllo sulle acque interne, portuali e nelle zone rivierasche della provincia. Con queste assunzioni verrà anche rinforzato il controllo del territorio, perché non dobbiamo dimenticare che a Ravenna, come in tutta Italia, il controllo del territorio negli ultimi dieci anni, a causa di questa dissennata e irresponsabile politica dei governi di sinistra, ha ridotto nelle città, la presenza di pattuglie delle Volanti del 40%.
Sono stati previsti rinforzi anche in vista di infiltrazioni mafiose e terroristiche, con uno stanziamento di 5 milioni nel prossimo triennio. E proprio prendendo spunto da quella che è stata l’esperienza a Ravenna, per l’emergenza terrorismo, gli straordinari risultati sono stati raggiunti grazie alla professionalità degli operatori e della dedizione e iniziativa che gli ha portati anche a ricorrere all’utilizzo dell’istituto dello straordinario. Per questo motivo sono stati stanziati ulteriori 38 milioni di euro, poiché il fondo precedente era insufficiente, proprio per corroborare l’azione dei nuclei DIA e antiterrorismo. Sono stati stanziati fondi per gli equipaggiamenti, perché non dobbiamo dimenticare che anche a Ravenna nel periodo in cui feci lo sciopero della fame per protestare contro questo stato delle cose, gli organici erano al collasso, i caschi erano marci, i giubbetti antiproiettili scaduti, le pistole mitragliatrici M12 obsolete degli anni ‘70 mai sottoposte a manutenzione e nessuno aveva mai sparato su bersagli in movimento. Sono stati stanziati fondi per la formazione e per dotazioni. Anche il Decreto Sicurezza e la Legge di Bilancio hanno previsto finanziamenti per le video sorveglianze in dotazione agli enti locali, per assunzioni straordinarie di Polizia
Municipale, a cui è stata data la possibilità di utilizzare il taser e di accedere ai dati informatici, per consolidare un rapporto di collaborazione che miri all’efficacia di tutte le risorse in campo. In più vi saranno 100 milioni, più altri 20 in giacenza, per quanto riguarda il riordino delle carriere, un provvedimento atteso dalla comunità interna, ma soprattutto finalizzato a rendere più efficiente il percorso formativo e di selezione dei quadri interni alle Forze dell’Ordine, per quanto riguarda i ruoli di responsabilità. Sono stati stanziati, inoltre, 210 milioni per la rivalutazione dei trattamenti accessori, al fine di “mettere una pezza” alla malefatta del precedente contratto, che ha ancora una coda in essere e sul quale verranno postati per riconoscere la giusta gratificazione al personale in divisa con trattamenti che sono bloccati dal 2010.
Non è certamente facile poter rimettere perfettamente in funzione un apparato, come quello della Sicurezza, che ha patito dieci anni di tagli irresponsabili, ma questo Governo ha riposto al centro della sua agenda, i cittadini e quindi il bene primario che lo Stato gli deve garantire, ossia la Sicurezza e nei prossimi anni, proprio iniziando da questa legge di bilancio, è sancito che su questo fronte verranno fatte grandi cose, perché sicurezza equivale a libertà, a serenità, significa rinsaldare il rapporto fiduciario tra cittadini e Stato, riavvicinando lo Stato comunità allo Stato persona, coinvolgendo nuovamente la cittadinanza e inibendo gli sforzi del governo internazionale delle lobby che, invece, ha interesse ad allontanarli per meglio condizionare la vita interna del nostro Paese”.